Segre: “Fermare spirale odio in Medio Oriente, piangere tutti i bambini”

Memoria
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella con la senatrice Liliana Segre. (UFFICIO STAMPA QUIRINALE - PAOLO GIANDOTTI )

MADRID. – ”In questo momento bisogna piangere per i bambini di ogni nazionalità, di ogni colore e credo, perché i bambini sono una cosa sacra e non vanno toccati per nessun motivo e sotto nessuna latitudine. Bisogna sentire la propria coscienza più che mai viva e importante”. 

Parole di Liliana Segre, che oggi ha incontrato a distanza (dalla sua casa milanese) la commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza, di cui è presidente. Parole autorevoli come di consueto, dalla guerra in Medio Oriente ai fenomeni di antisemitismo sempre più frequenti in Europa e in Italia. 

“La convocazione di questo incontro è conseguenza diretta delle vicende terribili che si sono consumate e si stanno consumando in Medio Oriente ormai da più di un mese: quello di cui sono molto convinta è che bisogna fermare la spirale di odio e liberare tutti gli ostaggi, ma anche proteggere i civili e porre fine a tutte le forme di violenza” sono le parole della testimone della Shoah. 

“In Europa e in Italia – aggiunge – si sono avute in questi giorni manifestazioni di antisemitismo che richiedono un’azione decisa delle istituzioni preposte e un impegno convergente di tutte le forze politiche. Per una commissione come la nostra quanto avviene sotto i nostri occhi non può che suscitare orrore e costernazione, ma dobbiamo anche programmare i nostri lavori avendo la precisa contezza che il mondo soffre e che chiama tutti noi alla conoscenza e alla responsabilità”. 

Nella ricorrenza del caduta del Muro di Berlino, la senatrice a vita sottolinea: “Con il 1989 pensavamo concluso il secolo dei totalitarismi, dell’odio razzista, della violenza genicida: questi trenta anni ed oltre ci hanno dimostrato che ci sbagliavamo, che l’odio razziale e antisemita, la violenza contro altre fedi e popolazioni continua a mietere vittime in quantità enormi, e per quello che riguarda bambine e bambini è addirittura insopportabile e intollerabile”.  

“Quello che accade oggi in Europa e Medio Oriente – è la sua riflessione – non è solo il culmine di una lunga serie di lutti ma anche di problemi globali rimasti sempre irrisolti. Voglio però cercare di conservare il meglio delle aspettative suscitate dal secolo breve: voglio continuare a coltivare la speranza, la fiducia, dirò l’utopia: l’utopia di un mondo che ripudia la guerra e il terrorismo, che ripudia l’antisemitismo, l’islamofobia e ogni tipo di razzismo, ogni discriminazione, che contrasta l’odio dilagante nelle strade ma anche sui social e nell’universo online, con la cultura della pace, del confronto, del rispetto, della solidarietà”. 

Segre, infine, mostra apprezzamento verso i membri della commissione “per lo spirito dimostrato e per alcune idee e prese di posizione che finora non erano state invocate, perché questo non è un momento per rimanere passivi di fronte a quello che succede: chi lascia fare agli altri con indifferenza è molto colpevole e in questo momento non si può essere colpevoli”. 

Tra gli intervenuti in commissione, la senatrice del Pd Simona Malpezzi: “La senatrice a vita  ha definito ‘utopia’ quella di pensare che tutti i popoli possano dialogare contro ogni sorta di intolleranza e odio, contro l’antisemitismo: ma nel contempo ha rivelato come le risposte arrivate dai membri della commissione e le loro dichiarazioni d’intenti rappresentino per lei un messaggio molto importante, di una volontà di lavorare insieme su questo tema”. 

Secondo la senatrice dem “bisogna trovare una modalità pratica di intervento, diversi gruppi hanno fatto delle proposte e io a nome del Pd ho sollecitato la chiamata in nostro aiuto dei rapper, per far arrivare messaggi diversi ai ragazzi, ma anche provare a intercettare le curve degli stadi, pensare a progetti per le scuole, in modo che il dibattito non sia polarizzato ma possa andare in profondità per offrire a tutti gli strumenti per potersi confrontare. E’ stato davvero un bel momento”.          

(Redazione/9colonne)

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