Covid: nasce Commissione d’inchiesta, per opposizioni “tribunale politico”

Nella foto d'archivio la straziante fila di bare a Bergamo all'inizio della pandemia.
Nella foto d'archivio la straziante fila di bare a Bergamo all'inizio della pandemia. ANSA/ANDREA FASANI

MADRID. – L’aula del Senato ha dato il via libera definitivo alla commissione di inchiesta sul Covid. Il ddl istituisce, per la durata della XIX legislatura, una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus Sars-CoV-2, con il compito di “accertare le misure adottate per la prevenzione ed il contrasto della diffusione del virus e di valutarne la prontezza e l’efficacia, anche al fine di fronteggiare una possibile e futura nuova pandemia di questa portata e gravità”.

Entro la fine della legislatura, la Commissione è tenuta a presentare alle Camere una relazione sulle attività di indagine svolte e sui risultati dell’inchiesta; sono ammesse relazioni di minoranza. La Commissione, inoltre, può riferire alle Camere ogni volta che ne ravvisi la necessità.

Ne faranno parte quindici senatori e quindici deputati, nominati rispettivamente dal presidente del Senato e dal presidente della Camera, in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari, assicurando comunque la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo esistente in almeno un ramo del Parlamento.

“Il Paese ha combattuto una guerra contro un nemico invisibile e spietato, che abbiamo combattuto in trincea e con armi spuntate dai tagli alla sanità e dalla riforma del Titolo V. Ci siamo affidati al faro della scienza e per la prima volta la politica ha preso le sue decisioni seguendo il metodo scientifico. Io ne sono orgogliosa e sarò grata per sempre a tutti i membri del Cts, del Css e dell’Iss. Siamo diventati un modello per la comunità internazionale.

Le debolezze del nostro Ssn sono apparse da subito chiarissime: definanziamento, lezione non imparata visto che si continua a tagliare in sanità, tetto all’assunzione di personale, filtro territoriale inesistente e disomogeneità nella gestione della sanità, che è un danno, ma questa maggioranza la aumenta con l’autonomia differenziata”. Così Mariolina Castellone, senatrice del Movimento 5 Stelle, intervenuta ieri in Aula in dichiarazione di voto, definendosi contraria a “un tribunale politico farsa”.

Tra le opposizioni, unica forza politica a votare a favore dell’istituzione della Commissione è Italia Viva: “La pandemia non è stata un evento come gli altri, chiedere di conoscere la verità non è andare contro la Costituzione o l’altra parte politica ma il tentativo di imparare per il futuro. Noi avevamo già chiesto la Commissione e per questo ovviamente voteremo a favore” ha detto il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, intervenendo in dichiarazione di voto in aula.

“Votiamo a favore perché si faccia tesoro degli errori – aggiunge – perché è stato fatto un uso propagandistico del comitato tecnico scientifico e perché un paese che non pensa alle scuole e ai danni sui nostri ragazzi è un paese che è in declino”.

(Redazione/9colonne)

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