Felipe González insiste: “No all’amnistia”

Lo spagnolo ha sostenuto che in Venezuela non ci saranno elezioni trasparenti perché non ci sono le condizioni minime per una sconfitta di Maduro.
Felipe González

MADRID – Definitivamente l’ex presidente del Governo e leader storico del Psoe, Felipe González, si oppone fermamente alla sola idea che si possa presentare un progetto di amnistia per i responsabili del “proces”. Poco importa se questa permetterebbe di ottenere i voti di Junts e assicurare la riedizione del governo di sinistra.

L’ex presidente del Governo preferisce la ripetizione delle elezioni alla libertà degli indipendentisti che nel 2017 provocarono una crisi istituzionale le cui ferite non sono ancora completamente cicatrizzate.

Mentre Pedro Sánchez sostiene che l’amnistia permetterebbe di restituire alla politica un  conflitto che, a suo avviso, mai sarebbe dovuto trascendere all’ambito giudiziario; Felipe González assicura che “un’amnistia per sette voti, solo per una investitura, neanche per governare, non vale la pena”

E, nonostante l’accordo Psoe-Junts sembri imminente, González insiste nell’affermare che “la figura dell’amnistia non è contemplata nella Costituzione”.

La soluzione, per lo storico leader del Psoe, è solo una: “tornare alle urne e vincere l’elezione”.

Redazione Madrid

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