Gaza, Tajani: “Gli italiani che volevano sono fuori dalla Striscia”

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervistato da Fabio Fazio durante la trasmissione di "Che tempo che fa"

MADRID. – “Tutti gli italiani che lo volevano sono usciti dalla Striscia di Gaza”, dove da oltre due settimane imperversa il conflitto tra Israele e Hamas. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha visitato oggi la zona colpita dall’alluvione in Toscana.

Tajani ha detto che “sono rimasti solo due operatori della Croce Rossa” che hanno scelto di restare per assistere la popolazione civile, vittima dei bombardamenti israeliani scaturiti della violenza degli attentati di Hamas del 7 ottobre. Il ministro ha anche precisato che il governo italiano ha inviato beni di prima necessità attraverso l’aeronautica militare.  “Stiamo anche valutando, e lo ha detto il ministro Crosetto, di inviare un ospedale da campo italiano per i feriti nella Striscia”.

Tajani ieri sera a Che Tempo che Fa aveva anche espresso la sua preoccupazione per il rischio di un allargamento del conflitto ad altri Paesi della regione, come il Libano e l’Iran, e ha detto di aver mandato un messaggio a Hezbollah, il movimento sciita libanese alleato di Hamas, “per chiedergli di non fare dichiarazioni di guerra a Israele”.

Il ministro ha anche sottolineato la necessità di convincere Israele e Hamas ad interrompere per qualche ora il conflitto per permettere di far arrivare gli aiuti umanitari e di evacuare i civili dalle zone di combattimento.   Il ministro ha ricordato che l’Italia è in prima linea nel sostenere il processo di pace in Medio Oriente e nel riconoscere il diritto di Israele a vivere in sicurezza e il diritto dei palestinesi a uno Stato indipendente e sovrano.

Tajani ha anche ribadito il suo appoggio all’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) di Mahmoud Abbas, che ha condannato gli attacchi di Hamas e ha chiesto una tregua immediata. L’uscita degli italiani da Gaza è stata possibile grazie alla collaborazione tra il ministero degli Esteri, il consolato al Cairo, l’ambasciata a Tel Aviv e le autorità egiziane, che hanno consentito il passaggio dal valico di Rafah, l’unico punto di accesso alla Striscia di Gaza. Tra gli italiani che sono rientrati in patria ci sono volontari di Ong internazionali, giornalisti e operatori umanitari.

(Redazione/9colonne)

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