MADRID – Sarà la regina di Spagna in più di un secolo e mezzo. Ovviamente, quando sarà il momento. La principessa Leonor de Borbón ha compiuto 18 anni. E, come è tradizione, ha giurato fedeltà alla Costituzione e al re Felipe VI, suo padre. È stata una cerimonia semplice che Felipe VI, “doña” Letizia e la sorella Sofia hanno seguito con orgoglio ed emozione.
Con l’apparato fastoso dei grandi eventi, i tre poteri dello Stato si sono dati appuntamento al “Palacio de las Cortes” per accompagnare la principessa di Asturias, Leonor de Borbón, in quella che è la cerimonia più importante della “Casa Reale”, dopo l’incoronazione: il giuramento di fedeltà alla Costituzione e al re.
Lo stesso giorno in cui è diventata maggiorenne, la principessa si è sottoposta alla procedura che gli permetterà di ereditare il trono, quando verrà il momento.
Francine Armengol, presidente della Camera bassa, nel suo discorso prima della cerimonia di giuramento della principessa Leonor, ha ricordato come, in quello stesso emiciclo e su quella stessa Costituzione, 37 anni prima ha giurato l’attuale re, Felipe VI. Quindi, rivolgendosi alla principessa, l’ha definita “degna rappresentante di questo paese moderno e aperto al mondo”.
La cerimonia concludeva con la consegna alla principessa delle medaglie della Camera dei deputati e del Senato. Quindi, la famiglia reale si recava al Palacio Real per un pranzo di gala con oltre cento invitati. Qui la giovane principessa riceveva dal re Felipe VI, suo padre, la “Collana di Carlos III”, la più alta onorificenza del Regno di Spagna.
Nel suo discorso, Felipe VI ha insistito sulla validità e la difesa dei valori costituzionali, “che ci uniscono e ci hanno unito nel corso della nostra storia recente”, e che, ha detto, sono alla base della democrazia che “non si costruisce da un giorno all’altro”. Poi, non più come re ma come padre, rassicurava la figlia: “cara Leonor, non sarai sola sulla tua strada”
Dal canto suo, il presidente del Governo, Pedro Sánchez, rivolto alla giovane principessa, assicurava che poteva contare “sulla lealtà, il rispetto e l’affetto del governo”.
Nel suo discorso, il primo come erede al trono, la principessa Leonor ribadiva l’impegno nella difesa “dei principi democratici e dei nostri valori costituzionali”. Ha ringraziato per le onorificenze ricevute e assicurato che osserverà “un comportamento che meriti il riconoscimento e l’apprezzamento dei cittadini”.
La giornata fitta di emozioni per l’erede al trono concludeva con una cena privata al “Palacio el Pardo”. Presenti anche i nonni, Juan Carlos I, re emerito, e “dona” Sofia.
Redazione Madrid