MADRID – Il 27 ottobre, presso l’Istituto Italiano di Cultura, aprirà le porte al pubblico la mostra “Fotogrammi di moda italiana degli anni ’50, l’Italia veste il cinema internazionale”. Curata da Stefano Dominella e organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura sotto l’egida dell’Ambasciata d’Italia, la mostra illustra come il “matrimonio” tra moda e cinema si trasforma in uno strumento importante di promozione del “Made in Italy”
“È davvero una grande soddisfazione per noi accogliere Fotogrammi di moda nei bellissimi spazi del nostro Istituto – ha commentato Marialuisa Pappalardo, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid –. Quante volte siamo rimasti incantati ad ammirare l’abito che il nostro personaggio preferito indossava, proprio in quella scena che ci è rimasta scolpita nella memoria e nel cuore? Sapere che dietro questa magia c’è una firma italiana, è sempre una grande emozione e motivo di orgoglio. Questo, in sintesi, è il Made in Italy: creatività e immaginazione unite alla qualità, ispirate dalle tradizioni del territorio, con una cura sempre precisa per ogni dettaglio”.
E ha aggiunto: “Tra meno di un mese, inizieremo la XVI edizione del nostro Festival del Cinema Italiano di Madrid: non avrei potuto immaginare una cornice migliore per una delle manifestazioni di punta del nostro Istituto. Questi straordinari e leggendari abiti non si potranno toccare, ma il visitatore avrà il privilegio di poterli vedere davvero da vicino e di continuare a sognare”.
Il cinema Hollywoodiano, negli anni ’50 fu la vetrina ideale per mostrare al mondo la nuova tendenza che avrebbe dato un contribuito determinante alla diffusione del “Made in Italy”.
Cinema e divismo si sono proposti immediatamente come strumenti per far conoscere la creatività del disegno italiano nell’Olimpo della moda internazionale. Dagli anni ’50, soprattutto ad opera di Cinecittà, risorta dalle ceneri grazie al “Piano Marshall”, il grande schermo si è trasformato nella passerella globale per i più celebri creativi italiani.
“Fotogrammi di moda”, attraverso le creazioni di celebri couturier, stilisti e atelier come Fernanda Gattinoni, Renato Balestra, Emilio Schuberth, Alessandro Dell’Acqua, Sartoria Peruzzi, Annamode Costumes, Irene Galitzine, Laura Biagiotti, Guillermo Mariotto, racconta una straordinaria storia di successi. La mostra espone 38 abiti provenienti da archivi storici privati e dello stesso curatore, Stefano Dominella; abiti indossati da star iconiche.
“Ciak si gira! Questa è la parola d’ordine nel cinema, ma anche nella moda – ha affermato il curatore Stefano Dominella -. ‘Ciak si gira’ è l’inizio di una collezione, è l’inizio di una sfilata; quindi, le analogie tra cinema e moda sono assolutamente imprescindibili. La moda italiana che nasce a Roma alla fine degli anni ’40 deve la sua notorietà internazionale proprio al cinema ed il binomio cinema e moda divenne un nuovo stimolo creativo dove gli stilisti seguendo la sceneggiatura e i suggerimenti dei registi inventarono abiti che enfatizzavano e meglio delineavano il ruolo degli attori. Molto spesso – ha concluso – i look creati per i film erano di ispirazione per nuove tendenze di moda conquistando le passerelle della Couture, come lo stile impero indossato da Audrey Hepburn, gli abiti a corolla di Ava Gardner nella pellicola ‘La Contessa Scalza’, o la seducente sirena di Anita Ekberg. Moda e cinema una coppia di fatto alla conquista di un’identità comune per enfatizzare il vero ‘Stile Italiano’”.
La mostra resterà aperta, dalle ore 12:00 alle 20:00, fino al 13 gennaio del prossimo anno.
Redazione Madrid