Gaza: sale a 4.600 il bilancio dei morti. Borrell: “Serve cessate il fuoco”

L'Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell . (ANSA)

MADRID. – Quello in corso è purtroppo già diventato il conflitto più sanguinoso tra i cinque che sono stati combattuti nella Striscia di Gaza tra Israele e i militanti di Hamas. Lo affermano le autorità sanitarie dell’enclave secondo le quali il bilancio delle vittime civili dal 7 ottobre ad oggi ha ormai superato quota 4.600. Da parte israeliana si contano invece più di 1.400 morti.

Da parte sua, questa mattina il portavoce delle forze di difesa israeliane (IDF), Daniel Hagari, ha reso noto che, stando ai dati in mano all’esercito, è possibile confermare che ci sono 222 ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza, compresi diversi cittadini stranieri. Hagari ha inoltre affermato che Tsahal ha contato almeno mille corpi di membri di Hamas uccisi.

L’esercito, ha affermato ancora il portavoce dell’IDF, ha consentito a 14 camion di aiuti umanitari di entrare nella Striscia negli ultimi giorni dopo che i mezzi che trasportano i generi di conforto hanno superato i necessari controlli di sicurezza.

Intanto, nelle ultime 24 ore l’esercito israeliano ha reso noto di aver colpito più di 320 obiettivi militari di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo si legge in un posto sul canale Telegram dell’Idf, dove si specifica che sono stati presi di mira in particolare i tunnel di cui si serve l’organizzazione estremista, nonché decine di centri di comando operativo che ospitano combattenti di Hamas e della Jihad islamica palestinese, complessi militari e posti di osservazione.

Sul fronte diplomatico, anche il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, si è unito questa mattina alle richieste di una pausa nel conflitto tra Israele e i militanti palestinesi di Hamas al fine di far entrare più aiuti umanitari a Gaza. “Ora la cosa più importante è che il sostegno umanitario arrivi a Gaza”, ha detto Borrell ai giornalisti che lo hanno “intercettato” in Lussemburgo prima della riunione dei ministri degli Esteri dell’UE.

Borrell ha spiegato che i ministri discuteranno la richiesta del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres di una pausa per consentire l’ingresso di molti più aiuti umanitari di quelli finora giunti attraverso il valico di Rafah ai civili palestinesi.

“Non posso anticipare il risultato dell’incontro, ma è sicuramente un argomento di cui i ministri dovranno discutere. Il Segretario Generale delle Nazioni Unite lo ha fortemente chiesto”, ha detto Borrell. “Personalmente, penso che sia necessaria una pausa umanitaria per consentire l’arrivo e la distribuzione del sostegno umanitario”, ha concluso.

(Redazione/9colonne)

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