Serie A, la Juve passa a San Siro e il Milan perde la vetta. Inter di nuovo in testa  

Allegri da indicazioni dal bordo campo.
Allegri da indicazioni dal bordo campo. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

MADRID. – Stefano Pioli, allenatore del Milan, l’aveva definita alla vigilia una “sfida scudetto”. Dopo la vittoria della Juventus di ieri sera contro il Milan, verrebbe da chiedersi se quella sua autocandidatura così avventata, non nascondesse un’eccessiva dose di ottimismo. Nel match più atteso della 9° giornata, i rossoneri sono stati sconfitti davanti al loro pubblico da una Juventus solida e autoritaria (0-1), ridimensionando in parte le velleità della rivale meneghina. Ora il Milan è scavalcato dall’Inter (di nuovo capolista e avanti di un punto) e avvicinata dalla stessa formazione bianconera.

 Thiaw espulso, la Juve segna e controlla 

Gara in sostanziale equilibrio almeno fino all’espulsione (giusta) di Thiaw per fallo su Kean lanciato a rete. Per il Milan, solo quaranta minuti di buon gioco, con un ispirato Leao che, dopo l’inferiorità numerica, si spegneva pian piano, così come il resto della squadra.

E lo zampino sulla sconfitta ce lo metteva proprio Pioli che, sullo 0-0, toglieva dal campo il centravanti Giroud (l’unico pericolo in area per la difesa juventina), ridisegnando uno scacchiere quantomeno discutibile. Agevolata dalla mossa maldestra, la Juve ne approfittava dopo appena tre minuti, andando in gol con Locatelli (conclusione dalla distanza deviata da Krunic). La partita non aveva più storia, con il Milan incapace di pungere e con una Juventus che non aveva difficoltà a congelare la gara.

Inter e Napoli si riscattano. La Roma vince ancora 

Reduci da risultati deludenti, Inter e Napoli si sono rimesse in carreggiata grazie a due successi convincenti. I nerazzurri, con un secondo tempo maiuscolo, hanno travolto il Torino (0-3), tornando in testa al campionato. Thuram e Lautaro decisivi, prima della ciliegina sulla torta targata Çalhanoğlu dal dischetto. Sprofonda sempre di più il Torino, che oggi è la brutta copia della squadra brillante di inizio stagione.

Il Napoli, dopo le tante polemiche della settimana, è tornato a vincere in modo autoritario a Verona. Rudi Garcia abbandona la scomoda posizione sulla graticola, cedendola ora al collega scaligero Baroni, la cui panchina inizia a traballare. Un successo (1-3) che consente ai partenopei di portarsi a ridosso delle primissime posizioni, risultato al quale ha contribuito in modo importante Kvaratskhelia, autore di una doppietta. Il talentuoso georgiano sta tornando sui livelli dello scorso anno.

Bene anche la Roma, che all’ora di pranzo di ieri ha regolato il Monza per 1-0 davanti al solito magnifico pubblico in un Olimpico tutto esaurito. A risolvere la complicata pratica brianzola ci ha pensato El Shaarawy. La zampata del “faraone”, arrivata a fil di sirena, ha permesso ai capitolini di conquistare la quarta vittoria consecutiva fra campionato e coppa. Nel finale di match espulso l’allenatore Mourinho, che dunque non potrà essere in panchina a San Siro domenica prossima, saltando Inter-Roma.

Bologna sempre più su. Stasera la Fiorentina può volare 

Nel duello fra rivelazioni, il Bologna ha battuto il Frosinone, grazie agli acuti di Ferguson e De Silvestri (2-1). L’Atalanta acciuffa il sesto posto, dopo il 2-0 al Genoa (Lookman e Ederson). Ancora una delusione per il discontinuo Sassuolo, superato a domicilio dalla Lazio (0-2). Nel disperato scontro fra ultime, la Salernitana e il Cagliari danno vita ad un avvincente 2-2 che, tuttavia, alla fine non accontenta nessuno.

Ma non è finita: oggi alle ore 18,30 si incrociano Udinese e Lecce. Stasera in campo ci va anche la Fiorentina contro l’Empoli. Un successo lancerebbe i viola al terzo posto in classifica.

(Redazione/9colonne)

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