MADRID – I pronostici sono stati rispettati: Maria Corina Machado si è imposta alle “primarie” organizzate dalla “Plataforma Unitaria Democrática”. Quindi, sarà lei la principale avversaria del presidente della Repubblica Nicolás Maduro, che apira all’ennesima rielezione nonostante la sua popolarità stia in netto calo.
Se è vero che il trionfo di Maria Corina Machado non ha sorpreso, lo è anche che pochi si aspettavano una tale valanga di voti a favore della “Pasionaria” venezuelana, come è stata ribattezzata in alcuni circoli politici dell’opposizione. Infatti, ha ottenuto oltre il 93 per cento dei voti, in Venezuela e all’estero.
In Venezuela erano stati allestiti oltre tremila seggi in 331 dei 335 municipi del Paese. All’estero, invece, 80 centri di votazione in 30 nazioni. Tra i paesi con maggiore partecipazione, Stati Uniti nello Stato della Florida, e Spagna. Nella penisola iberica, in cui risiedono circa 55mila venezuelani, erano iscritti alle liste elettorali oltre 22mila elettori.
A Madrid, dopo non aver ottenuto risposta dalle autorità locali alle quali era stato chiesto uno spazio per allestire i seggi, i venezuelani hanno votato nella Chiesa della “Parroquia Santísimo Cristo de la Victoria”. Qui sono stati allestiti 46 seggi, insufficienti per il volume di persone che fin dalle prime ore del mattino hanno fatto fila per votare. I seggi sono rimasti aperti molto oltre l’orario stabilito per permettere a tutti di votare.
“È come vedere il risorgere della democrazia – ha detto l’ex Sindaco di Caracas, Antonio Ledezma, esule a Madrid -. Il mondo deve riflettere su questa lezione di civismo”.
Dal canto suo, il leader di “Voluntad Popular”, Leopoldo López ha affermato che “da domani si scriverà una nuovo capitolo nella lotta” per la democrazia.
I candidati alle primarie erano: Maria Corina Machado, Carlos Prósperi, Delsa Solórzano, Andrés Caleca, André Velázquez, César Pérez Vivas, Tamara Adrían, César Almeida, Luis Farías e Gloria Pinho.
Redazione Madrid
