Israele: sale il bilancio delle vittime, attesa per la visita di Biden

Foto di IrinaUzv da Pixabay

MADRID. – Domani il presidente degli Stati Uniti Joe Biden visiterà Israele, confermando così al massimo livello il tortale sostegno degli Stati Uniti allo Stato ebraico che si trova ad affrontare una gravissima crisi scatenata dal blitz di Hamas dello scorso 7 ottobre. La notizia è stata confermata anche dal segretario di Stato americano Antony Blinken che questa mattina ha avuto un lungo colloquio a Tel Aviv con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

In Israele, ha detto Blinken, “il presidente sentirà da Israele ciò di cui ha bisogno per difendere il suo popolo mentre continuiamo a lavorare con il Congresso per soddisfare tali esigenze”. L’inquilino della Casa Bianca Biden incontrerà Netanyahu, riaffermerà l’impegno di Washington per la sicurezza di Israele e riceverà un rapporto completo sui suoi obiettivi e sulla strategia di guerra, ha detto Blinken.

“Il presidente – ha specificato ancora Blinken – apprenderà da Israele come condurrà le sue operazioni in modo da ridurre al minimo le vittime civili e consentire l’afflusso di assistenza umanitaria ai civili a Gaza in un modo che non avvantaggia Hamas”.

Blinken ha affermato inoltre che Stati Uniti e Israele “hanno concordato di sviluppare un piano che consentirà agli aiuti umanitari dei paesi donatori e delle organizzazioni multilaterali di raggiungere i civili a Gaza”. Il presidente degli Stati Uniti si recherà anche in Giordania, dove incontrerà il re Abdullah II, il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi e il presidente dell’Autorità palestinese Mahmoud Abbas.

Il massimo diplomatico statunitense nei giorni scorsi ha incontrato separatamente i tre leader, i quali hanno tutti condannato la situazione a Gaza. Parlando ai giornalisti, un portavoce delle forze di difesa israeliane, il contrammiraglio Daniel Hagari, ha affermato che una visita di Biden avrebbe un'”importanza strategica” per l’intero Medio Oriente.

“Il più alto rappresentante degli Stati Uniti viene in Israele per un rapporto completo sulla guerra in Medio Oriente e tutte le azioni che dobbiamo intraprendere. In questo momento ci stiamo concentrando su Gaza e sui passi che faremo per prepararci alla guerra ed è così che progrediremo”, ha dichiarato.

2.837 le vittime accertate

Sale ulteriormente il bilancio delle vittime, per lo più civili, provocate a Gaza dalla reazione israeliana all’attacco di Hamas del 7 ottobre. Il bilancio aggiornato del Ministero della Sanità palestinese a Gaza parla di 2.837 morti accertati. Il leader supremo iraniano, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato questa mattina che le autorità dello Stato ebraico dovrebbero essere processate per i loro “crimini contro i palestinesi”. Khamenei ha parlato alla TV di stato, un giorno prima della visita del presidente americano Joe Biden in Israele.

L’esercito israeliano: “L’offensiva di terra non è l’unica opzione”

Il portavoce dell’esercito israeliano, tenente colonnello Richard Hecht, ha affermato che “la prossima fase della guerra potrebbe essere diversa dalle aspettative”. “Ci stiamo preparando per le prossime fasi della guerra. Non abbiamo detto quali saranno. Tutti parlano dell’offensiva di terra. Potrebbe essere qualcosa di diverso”, ha detto Hecht, incontrando i giornalisti.

Guardie rivoluzionarie iraniane: “Israele si prepari a un nuovo shock”

Israele dovrà affrontare una nuova “ondata di shock da parte del fronte della resistenza” se le sue “atrocità” non si fermeranno a Gaza. Così oggi un vicecomandante delle Guardie rivoluzionarie d’élite iraniane, citato dai media statali iraniani. “Gli attacchi del fronte della resistenza contro Israele continueranno finché questo ‘tumore canceroso’ non sarà sradicato dalla mappa del mondo”, ha detto Ali Fadavi. “Un’altra onda d’urto è in arrivo, se Israele non porrà fine alle atrocità a Gaza”.

(Redazione/9colonne)

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