Núñez Feijóo chiede a Sánchez il ritorno alle urna

Alberto Núñez Feijóo

MADRID – Nessuno si faceva illusioni. Dall’incontro tra Pedro Sánchez e Alberto Núñez Feijóo non si sperava potesse risultare un’intesa. Non c’era margine. Sia il candidato ad essere il prossimo premier; sia il leader dell’Opposizione che già ci ha provato senza successo, sono stati irremovibili dalle loro posizioni.

Sánchez ha chiesto al presidente del Partito Popolare di “non agitare le piazze”; mentre Núñez Feijóo ha avvertito che farà ricorso ai Tribunali qualora fosse approvata  un’amnistia a favore dei protagonisti del “proces”.

Dopo l’incontro con Sánchez, il leader dei “popolari” ha risposto alle domande dei giornalisti ai quali ha assicurato che gli indipendentisti “non sono necessari alla governance del Paese”. Núñez Feijóo ha riferito di aver chiesto a Sánchez “se fosse disposto a far ciò che gli indipendentisti gli esigono”. Se così fosse che “lo dicesse apertamente”. Inoltre, si è detto convinto che l’obiettivo di Sánchez non è quello di “migliorare la convivenza” tra spagnoli ma quello di “conservare il potere”. L’esponente dei conservatori ha chiesto la ripetizione delle elezioni il 14 gennaio, per permettere agli spagnoli di esprimersi nuovamente attraverso le urna.

Immediatamente dopo, è stato Patxi López, portavoce dei socialisti, ad incontrare i giornalisti. Lo ha fatto per criticare l’atteggiamento di Núñez Feijóo ed esigere un maggiore rispetto per gli spagnoli che hanno votato una maggioranza progressista. Ha accusato il leader conservatore di “agitare le piazze” e sottolineato che non è stato “chiesto l’appoggio di Núñez Feijóo” ma sì un maggior rispetto e “senso democratico nel processo d’investitura”.

Núñez Feijóo non è stato l’unico leader ad essere stato ricevuto da Pedro Sánchez. Il Segretario Generale del Psoe ha anche incontrato i leader dei sindacati Pepe Álvarez e Unai Sordo, rispettivamente segretari generali della UGT e delle CCOO.

I dirigenti sindacali hanno coinciso nel sostenere l’iniziativa del Governo orientata a politiche che permettano di favorire un clima di convivenza nella Catalogna.

A Génova non si scarta la possibilità di nuove manifestazioni contro l’amnistia. Borja Semper ha spiegato che  saranno “assolutamente serene” per poi assicurare che il conservatore Partito Popolare non aderirà all’iniziativa di Denaes, la fondazione che difende gli stessi valori di Vox.  L’estrema destra ha annunciato che la manifestazione organizzata dalla fondazione ultraconservatrice si terrà il 29 ottobre nella “Plaza Colón”.

“il Partito Popolare – ha detto Borja Semper – per non parteciperà a manifestazioni organizzate da altre formazioni politiche”

Redazione Madrid

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