Ucraina, strage di civili: almeno 50 morti a Groza

L'immagine del palazzo distrutto in Chasiv Yar - nella regione di Donetsk dell'Ucraina orientale - in seguito a un bombardamento delle forze russe con missili Hurricane, 10 luglio 2022. (Ufficio Stampa Polizia Ucraina)

MADRID. – E’ di almeno 50 morti il bilancio delle vittime della strage di civili avvenuta oggi in Ucraina nel villaggio di Groza, nel distretto di Kupiansk. Qui, alle 13.25 ora locale (le 14.25 in Italia), l’esercito russo ha bombardato il villaggio di Groza colpendo un negozio-bar. Sul posto stanno operando diverse squadre di soccorritori. Tra le vittime un bambino di sei anni.

La strage ha colto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice della Cpe di Granada. Rivolgendosi ai leader di più di quaranta nazioni, Zelensky ha dunque ribadito che “il terrorismo russo deve essere fermato. Tutti coloro che aiutano la Russia a eludere le sanzioni sono criminali. Tutti coloro che finora sostengono la Russia sostengono il male. La Russia ha bisogno di questo e di simili attacchi terroristici per una sola cosa: rendere la sua aggressione genocida la nuova norma” in grado d’incutere timore “al mondo intero”.

Zelensky ha ringraziato “ogni leader, ogni nazione che ci sostiene nella protezione della vita. Ora stiamo parlando con i leader europei, in particolare del rafforzamento della nostra difesa aerea, del rafforzamento dei nostri soldati, della protezione del nostro Paese dal terrorismo. E risponderemo ai terroristi. In modo assolutamente giusto. E con forza”.

Putin: “L’Occidente ha dimenticato la ragionevolezza”

“L’Occidente ha dimenticato la ragionevolezza e il compromesso e vuole vendere i propri interessi ad ogni costo. Le elites occidentali si comportano dunque in modo irresponsabile, guidate da interessi a breve termine”, ha detto poco fa il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al think tank del Club Valdai.

Per il leader del Cremlino però “in futuro la congiuntura in occidente potrebbe cambiare” a causa di “un cambiamento politico interno dopo le elezioni”. “Non so che civiltà stiano difendendo coloro che sono nell’altra linea del fronte, ma noi stiamo difendendo la nostra civiltà, il nostro popolo – ha proseguito Putin – La Russia è pronta a sostenere un’interazione costruttiva con tutti i paesi”, ma è intenzionata a mantenere una “posizione forte” rispetto a quelli “che sostengono la dittatura.

(Redazione/9colonne)

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