ROMA. – Un calo del 15% del raccolto di riso, del 10% di grano, del 60% per le ciliegie, del 63% per le pere, mentre il miele è sceso del 70% rispetto allo scorso anno e si registra un calo anche per la vendemmia (-12%). Così la Coldiretti in riferimento ai dati elaborati dall’Osservatorio europeo Copernicus, secondo il quale i primi nove mesi del 2023 sono stati i più caldi mai registrati nel pianeta, con una temperatura media superiore di 0,52 gradi la media storica.
E in Italia il mese di settembre è il secondo più caldo mai osservato, con una temperatura media superiore di 3,1 gradi la media climatica del periodo 1991-2020, secondo gli esperti dell`Osservatorio geofisico modenese Unimore.
Il cambiamento climatico ha scatenato anche l`invasione di pericolose specie aliene, dalla cimice asiatica al granchio blu, dal cinipide del castagno alla Xylella, dal moscerino dagli occhi rossi al calabrone asiatico fino alla vespa velutina che attacca gli alveari, con danni complessivi per oltre un miliardo nei campi come nei mari distruggendo coltivazioni e allevamenti.
“L`agricoltura è l`attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Servono – conclude la Coldiretti in una nota – investimenti anche grazie al PNRR per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni resistenti”.
(Red/Apa /askanews)