Pd e Anpi presentano due disegni di legge “Per un Paese Antifascista”

MADRID. – “Credo che siano passi avanti importanti quelli che verrebbero da queste proposte legislative, necessarie per fare i conti fino in fondo con la nostra storia: se non abbiamo memoria non possiamo costruire le basi di un futuro migliore, questa è la grande questione: noi come Pd ci opponiamo a ogni tentativo di riscrittura della nostra storia”.

Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, presentando in una conferenza stampa alla Camera due proposte di legge dei dem, scritte in collaborazione con l’Anpi, una che prevede il divieto di intitolare strade, piazze e luoghi pubblici a esponenti del partito o dell’ideologia fascista e l’altra in materia di “repressione della propaganda fondata sull’esaltazione dei metodi eversivi dell’ordinamento democratico propri dell’ideologia fascista e nazifascista”.

“C’è oggi il pericolo di una torsione autoritaria, oscurantista, nazionalista che richiama alcuni capisaldi del fascismo? La mia risposta ahimè è sì – afferma Gianfranco Pagliarulo, presidente Anpi – La conferma arriva dalla sequenza di provvedimenti autoritari e repressivi del governo, da ultimo pochi giorni fa le cariche di Torino contro gli studenti. O l’enfasi della presidente del Consiglio sulla parola ‘nazione’, o le alleanze europee di Fdi e della Lega. In questo quadro il consenso o meno alle due proposte di legge da parte delle forze politiche è una cartina di tornasole”.

Le proposte

Quella sulla propaganda, sottolinea, “rappresenta una lunga elaborazione di precedenti disegni di legge, che precisa e rafforza la legge Scelba nata quando non esisteva Internet”, mentre l’altra “vieta di intitolare luoghi pubblici a coloro che hanno svolto ruoli dirigenziali nel partito fascista o che hanno promosso o partecipato alla campagna per la difesa della razza.

Poche settimane fa – ricorda il presidente dell’Anpi – è stata intitolata a Grosseto una via a Giorgio Almirante, ma le vie intitolate a colui che è stato segretario di redazione del periodico per la difesa della razza, cioè lo storico leader missino, sono decine e decine in Italia. E ci sono vie intitolate a Nicola Pende, uno dei 10 scienziati che firmarono il manifesto della razza. Questa deriva va fermata perché contribuisce ad alimentare una più grande corrente che in ultima analisi legittima personalità che hanno scritto le pagine più nere della storia contemporanea”.

D’accordo con le proposte di legge il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che però avverte:  “Mentre facciamo questa giusta battaglia in Parlamento per aggiornare il nostro sistema normativo, nello stesso tempo dobbiamo rilanciare la nostra azione per togliere terreno alle destre che avanzano e in più evitare una ecatombe culturale: che venga fuori un discorso basato su un revisionismo brutale, come successo al Parlamento europeo che ha votato una indecente risoluzione che equipara il nazifascismo e il comunismo nel nome della lotta agli autoritarismi”.

(Redazione/9colonne)

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