Consolato Generale di Barcellona: “In undici mesi trattate oltre 35mila pratiche”

Consolato d'Italia a Barcellona
Palazzo di Amboage, sede dell’Ambasciata d’Italia a Madrid

MADRID – Il consolato Generale di Barcellona, nel 2023, “ha rilasciato 10.288 passaporti, rispetto agli 8.432 dell’intero 2022, e 2.635 Carte di identità elettroniche, rispetto alle 2.151 dei precedenti 12 mesi”. Lo rende noto, attraverso un comunicato, l’Ambasciata d’Italia in Spagna. Nel comunicato si legge che “tenendo conto che i residenti registrati nella circoscrizione di Barcellona sono 130.000, tali cifre rivelano che, nel periodo considerato, un connazionale residente su dieci ha ottenuto un documento di viaggio o identificativo dal Consolato Generale”. La nostra sede diplomatica ha commentato che reputa necessario rendere pubblici “dati e considerazioni sull’attività del Consolato Generale di Barcellona, da essa dipendente, alla luce della diffusione, su alcune reti sociali, di fuorvianti rappresentazioni della realtà”.

La fotografia che offre la nostra Ambasciata è quella di una sede consolare che nonostante le tante difficoltà, “in primis” la carenza di personale – “attualmente lo staff è composto da 29 persone, Console Generale incluso”, precisa il comunicato-, è impegnata ad offrire al meglio i propri servizi. Questo esercizio di trasparenza era da tempo richiesto dai Comites alle sedi consolari delle rispettive circoscrizioni.

Oltre al numero di passaporti e Carte d’identità elettroniche, nel comunicato si rendono noti altri dati aggiornati e assai interessanti.

“La sezione competente per lo stato civile – si legge – ha trasmesso 1.640 atti (nascite, matrimoni, unioni civili e decessi), completato 243 capacità matrimoniali e proceduto a 90 pubblicazioni di matrimonio. Nel 2022 la stessa sezione aveva trasmesso 2.006 atti, completato 256 capacità matrimoniali e proceduto a 107 pubblicazioni. La sezione navigazione ha trattato, nello stesso periodo, 1.621 pratiche (1.231 nel 2022)”. Inoltre, la sezione anagrafe, al 31 agosto, “ha processato 18.863 pratiche (nel 2022 ne erano state evase 16.897) tra richieste di iscrizione, cambio di indirizzo, trasferimenti, cancellazioni e rimpatri”. Si aggiungano poi le legalizzazioni, gli atti notarili, i codici fiscali, le dichiarazioni di valore e altri atti”.

Quindi, nel comunicato si sottolinea che “negli ultimi dieci mesi il Consolato Generale ha trattato oltre 35.000 pratiche, a cui vanno sommate migliaia di interventi di assistenza a vantaggio dei residenti e dei tantissimi turisti italiani che visitano, annualmente, il territorio della circoscrizione”.

La nostra Ambasciata riconosce che, nonostante i grossi passi avanti realizzati, alcuni connazionali riscontrano difficoltà, “provando disagio e frustrazione del tutto comprensibili all’accostarsi ai servizi consolari”. Assicura che al riguardo “il Consolato Generale, in stretto coordinamento l’Ambasciata, “sta facendo il possibile per ridurre al minimo le criticità ancora in essere, compatibilmente con le presenti disponibilità e con una collettività residente in continua e rapida crescita”.

Nel comunicato la nostra Ambasciata ritiene che la “protesta e la critica in materia di servizi consolare sono, evidentemente, sempre legittime e, se accompagnate da propositi costruttivi, anche utili poiché agevolano sia una migliore comprensione dei problemi, sia la ricerca di soluzioni”. Si dissocia, invece, “da affermazioni, dal tono diffamatorio e calunniatore, rivolte contro singoli funzionari del Consolato Generale. Si tratta – afferma – di ingiustificati e reiterati atti persecutori e commenti intollerabili di natura sessista, che incidono sul benessere di chi, con competenza e in buona fede, deve adottare decisioni e assumersi responsabilità e che non apportano alcun beneficio alla tutela degli interessi della comunità”.

Per concludere, raccomanda “ai connazionali residenti in Spagna che desiderino informarsi sui servizi consolari di consultare attentamente le fonti istituzionali (i siti web, in particolare) e di diffidare delle informazioni raccolte da fonti non ufficiali ed evitare intermediazioni a titolo oneroso, mai necessarie per le pratiche consolari”.

Redazione Madrid

Lascia un commento