Ucraina, Lavrov: “La Russia pronta a negoziare, ma da Kiev solo ultimatum”

Vladimir Putin alle spalle del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov mentre firma dei documenti. Missili
Vladimir Putin alle spalle del ministro degli esteri russo Sergei Lavrov. EPA/PAVEL GOLOVKIN / POOL

MADRID. – La Russia è pronta a negoziare la fine del conflitto in Ucraina, a condizione che vengano presi in considerazione i suoi interessi e la sua sicurezza, e senza passare per un cessate il fuoco in concomitanza con le trattative di pace. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Sergei Lavrov in un’intervista all’agenzia TASS.

“In aprile – ha dichiarato Lavrov – quando eravamo pronti a firmare gli accordi e gli ucraini avevano assicurato che lo avrebbero fatto anche loro, abbiamo interrotto le ostilità come gesto di buona volontà e abbiamo anche effettuato una certa ridistribuzione delle nostre forze armate.

Ma coloro che hanno contrastato questo accordo ne hanno approfittato. Pertanto, ora, come ha affermato anche il presidente, siamo pronti per i negoziati, pronti a considerare qualsiasi proposta seria. Ma durante i negoziati non si potrà chiedere un cessate il fuoco, perché su questo siamo già stati ingannati una volta”.

Lavrov inoltre sottolinea la necessità che si tenga presente “l’interesse della nostra sicurezza”, ovvero, “l’interesse a prevenire la creazione ai confini della Russia di un regime nazista ostile”. Il riferimento è chiaramente a quello attuale di Kiev “che dichiarava apertamente la sua intenzione di sterminare tutto ciò che è russo su quelle terre che, sia in Crimea che in Novorossia sono state colonizzate e si sono sviluppate grazie al popolo russo nel corso dei secoli. Questo è probabilmente il nocciolo del problema”.

“Tuttavia – ha aggiunto Lavov – non vediamo alcun segnale serio da parte occidentale e il regime di Kiev continua ad agire e a comportarsi come se dovesse ‘dirigere il coro” e l’intero Occidente ripete all’unisono ‘Non una parola sull’Ucraina senza l’Ucraina’ e ‘le condizioni l’avvio dei negoziati saranno determinate da Zelensky'”.

Al contrario, ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, “ci sono state visite di delegazioni africane che sostenevano una soluzione pacifica, ci sono state proposte dalla RPC, dal Brasile e da una serie di altri paesi, inclusa la Lega degli Stati arabi.

Tutti sono stati mossi da un sincero desiderio di contribuire a raggiungere un accordo, e di contribuire a raggiungere un accordo basato, in primo luogo, sulla presa in considerazione delle cause profonde della situazione attuale, sulla loro eliminazione e sulla garanzia della sicurezza per tutti i partiti in condizioni di parità.

Il fatto è che l’Occidente ora trascina per le lunghe l’opportunità di avviare negoziati, mentre allo stesso tempo dichiara ad alta voce e categoricamente che l’unica base per i negoziati è la “formula di pace” di Zelensky e su questo, per loro, non c’è nemmeno niente da discutere, è un puro ultimatum.

Nessuna persona sana di mente può promuovere un simile ultimatum come base non alternativa per i negoziati, a meno che non cerchi di interrompere e impedire questi negoziati. Ecco, in senso stretto, la situazione”.

Putin: “Lavoriamo ad armi nucleari avanzate per mantenere l’equilibrio strategico”

L’agenzia per l’energia nucleare Rosatom “è coinvolta nella creazione di armi avanzate in grado di mantenere l’equilibrio strategico nel mondo”. Lo ha affermato questa mattina il presidente russo Vladimir Putin in un messaggio di congratulazioni ai lavoratori dell’industria nucleare.

“È gratificante che oggi il personale della società statale Rosatom, i dipendenti di imprese specializzate e centri di ricerca stiano valorizzando le meravigliose tradizioni dei loro predecessori. Stanno risolvendo attivamente i problemi legati all’introduzione di tecnologie innovative nei settori energetico e spaziale, nella medicina nucleare, nell’ecologia, alla modernizzazione della flotta di rompighiaccio nucleari e alla creazione di armi avanzate in grado di mantenere l’equilibrio strategico nel mondo”, si legge nelle congratulazioni di Putin pubblicate sul canale Telegram Rosatom.

Il leader del Cremlino ha osservato inoltre che i lavoratori dell’industria nucleare contribuiscono anche a promuovere progetti promettenti nel campo dell’infrastruttura informatica, dell’informatica quantistica e della produzione di materiali innovativi.

Il segretario alla Difesa britannico e il ministro delle Forze Armate francese a Kiev

Ennesime “visite a sorpresa” di importanti esponenti politici dei paesi della Nato a Kiev. Questa volta a giungere nella capitale ucraina sono stati stato Il segretario alla Difesa britannico Grant Shapps e il ministro delle Forze Armate francese Sebastien Leconu. Il primo in particolare ha discusso con la leadership del paese invaso in primo luogo di come rafforzare le difese aeree. La visita nella capitale ucraina è stata la prima a Kiev di Shapps da quando è diventato segretario alla Difesa il mese scorso.

“A nome di tutta la nazione, vi ringrazio per tutto quello che state facendo per noi. Siamo grati per il vostro aiuto: militare, finanziario, umanitario. Apprezziamo molto il fatto di poter contare su di voi”, ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Quest’anno la Gran Bretagna ha fornito alle forze di Kievi i missili da crociera Storm Shadow che hanno consentito all’Ucraina di condurre attacchi a lungo raggio su obiettivi nel territorio occupato dalla Russia.

(Redazione/9colonne)

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