Nucleare, cresce la tensione nell’Aiea. Silli: “L’Iran torni al dialogo diplomatico”

Centrale per l'arricchimento dell'uranio in Iran.
Centrale per l'arricchimento dell'uranio in Iran. (ANSA/EPA)

MADRID. – Cresce la tensione internazionale sul tema del nucleare, nel giorno in cui papa Francesco è intervenuto su X affermando che “Il possesso di armi atomiche è immorale poiché – come osservava Giovanni XXIII nella Pacem in terris – ‘non è escluso che un fatto imprevedibile metta in moto l’apparato bellico’. Sotto la minaccia di armi nucleari siamo tutti sempre perdenti”.

Mohammed Eslami, a capo dell’Organizzazione per l’Energia atomica dell’Iran, durante la Conferenza Generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) a Vienna, ha infatti attaccato Israele, come riporta l’agenzia Irna, accusandolo di portare avanti un programma nucleare “clandestino”. Eslami ha assicurato che l’Iran è promotore “della proposta per avere un Medio Oriente senza nucleare”.

Per l’Italia era presente il sottosegretario agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Giorgio Silli. In relazione al programma nucleare iraniano, Silli ha ricordato come il Piano d’azione congiunto (JCPoA) debba tornare a rappresentare un elemento centrale dell’architettura internazionale di non proliferazione e un successo della diplomazia multilaterale.

Il sottosegretario ha chiesto all’Iran di attuare gli obblighi previsti dall’Accordo e di ritornare al dialogo diplomatico. Non è mancata una sua considerazione sulla situazione in Ucraina: “Siamo profondamente preoccupati circa gli sviluppi riguardanti la sicurezza degli impianti nucleari in Ucraina, in particolare della centrale di Zaporizhzia – ha dichiarato Silli – Riteniamo fondamentale che l’Agenzia possa monitorare direttamente i principali impianti nucleari del Paese e possa continuare a fornire ampio supporto e assistenza. L’Italia ha prontamente offerto contributi volontari all’Agenzia per le straordinarie necessità finanziarie derivanti da questi impegni”.

Il sottosegretario ha inoltre ribadito che “l’Italia si oppone fermamente al tentativo illegale della Russia di annettere territori dell’Ucraina e all’occupazione della centrale di Zaporizhzia, dove la presenza di personale militare e tecnico russo rimane illegale”.

Con riferimento alla Repubblica Democratica Popolare di Corea, invece, Silli ha espresso grande preoccupazione per una possibile ripresa dei test nucleari e ha evidenziato come i ripetuti lanci di missili balistici in violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza ONU minano la pace e la sicurezza regionale e internazionale.

A margine della Conferenza Generale, il sottosegretario ha avuto un incontro con il direttore generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi, con il quale è stato fatto il punto sulla situazione della sicurezza dei siti nucleari in Ucraina, sul dossier nucleare iraniano e sull’eccellente collaborazione tra l’Italia e l’Agenzia.

Nell’incontro si è discusso anche del contributo importante che l’esperienza e le conoscenze italiane nelle applicazioni nucleari e nell’addestramento forniscono alle attività dell’AIEA. Il sottosegretario ha inoltre inaugurato lo spazio espositivo italiano organizzato in occasione della Conferenza, dedicato alle attività italiane nel campo della ricerca e dello sviluppo della scienza e delle tecnologie nucleari. In occasione della missione, Silli ha confermato un contributo volontario italiano all’AIEA per circa 3 milioni di euro da indirizzare al fondo di cooperazione tecnica dell’Agenzia.

(Redazione/9colonne)

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