Dopo un anno Meloni sbanca i social, solo Schlein le tiene testa

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il suo intervento all'inaugurazione del Salone del Mobile di Milano. (Frame video dell'ufficio stampa della Presidenza del Consiglio)

MADRID. – È stato l’anno digitale di Giorgia Meloni, che ha sbaragliato tutta la concorrenza, interna alla coalizione di centro-destra, e quella presente sul fronte composito delle opposizioni. È quanto emerge dal report “Un anno dopo” dell’Osservatorio Arcadia, che indaga il mood annuale dedicato al parlato digitale e social dei primi 12 mesi di Giorgia Meloni e degli altri leader politici italiani.

Da cui emerge che in rete, nei dodici mesi successivi al voto del 25 settembre, la keyword nominativa “Meloni” ha incassato 639 mila menzioni che hanno generato un volume di parlato complessivo 154 milioni di interazioni.

Ma è stato anche l’anno di Elly Schlein, che ha sfruttato al massimo l’effetto trascinamento che le è stato garantito dall’elezione a segretaria nazionale del Partito Democratico e che ha fatto scattare on line e sulle piattaforme social un’attenzione e un interesse assai corposi. I nuovi follower sono sbocciati con percentuali assai elevate, solo su Instagram, ad esempio, la crescita è stata del 274% mentre su X i follower sono aumentati di un altro 80%, così come, in rete, l’engagement generato a partire dalla keyword nominativa è stato secondo solo a quello, decisamente più straordinario, di Giorgia Meloni.

Proprio l’attuale Presidente del Consiglio, che da qualche mese ha ampliato la sua social suite con l’attivazione di un account su LinkedIn, ha fatto segnare in questo anno delle performance che hanno scavato un fossato profondo e che le hanno restituito una strutturata percezione reputazionale. Da segnalare anche che l’incremento totale sulle quattro principali piattaforme social di nuovi follower è stato di 3,2 milioni, i primi dieci contenuti video pubblicati su TikTok hanno totalizzato oltre 38 milioni di visualizzazioni e i primi dieci post su Instagram hanno incassato complessivamente oltre 2,5 milioni di like.

Sul fronte “maschile”, invece, ci sono due coppie di leader che in qualche misura si equivalgono pur con lievi differenze tra social e rete. Nella prima ci sono Matteo Salvini e Giuseppe Conte, con il leader leghista che a fronte di un numero minore di menzioni digitali (162 mila) riesce a coinvolgere maggiormente facendo segnare un engagement finale di 28 milioni di interazioni rispetto ai 20,6 milioni dell’ex premier.

Nella seconda, invece, è Matteo Renzi a distanziare l’ex alleato Carlo Calenda sia nel numero totale di menzioni e del coinvolgimento, così come nella quota più ampia di sentiment positivo.

(Redazione/9colonne)

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