Ucraina, Kiev conferma l’attacco al quartier generale russo in Crimea

MADRID. – La direzione delle comunicazioni strategiche dell’esercito ucraino ha confermato oggi su Telegram di aver attaccato con successo il quartier generale del comando della flotta russa nella città di Sebastopoli, in Crimea. In precedenza, il ministero della Difesa russo aveva annunciato che “cinque missili erano stati abbattuti dalla difesa antiaerea” sulla città, e che l’edificio in questione, in fiamme, era stato “danneggiato”.

Il governatore locale, Mikhail Razvojaev, ha chiesto alla popolazione di evitare il centro cittadino, sia per la possibilità di nuovi attacchi che per non intralciare le operazioni di soccorso, che stanno impegnando diverse squadre mediche. In mattinata il ministero della Difesa russo ha anche affermato che un missile teleguidato e due droni erano stati distrutti sulla costa occidentale della penisola di Crimea.

Il 31 luglio 2022, un drone carico di esplosivo aveva già ferito sei persone colpendo il quartier generale della flotta russa, un grande edificio bianco situato nel centro cittadino, solitamente affollato, di Sebastopoli. Gli attacchi aerei e navali di droni contro la Crimea sono aumentati dall’inizio dell’estate. Il 21 settembre è stato colpito un aeroporto militare vicino alla città di Saky e la settimana scorsa un cantiere navale. (DEG)

NBC News: Usa disponibili a fornire missili ad ampio raggio

Contrariamente a quanto finora sembrava essere stato stabilito, gli Stati Uniti sarebbero disposti a fornire un “piccolo numero” di missili a lungo raggio a Kiev. Lo ha rivelato poco fa NBC News che ha raccolto tale informazione da quattro funzionari vicini al Congresso di cui viene mantenuto l’anonimato. Biden avrebbe promesso a Zelensky tale fornitura proprio nell’incontro di ieri.

Nessuna indiscrezione invece né sul quando i missili potrebbero venire consegnati né sul quando potrebbe avvenire un annuncio pubblico. Sono mesi che l’Ucraina chiede agli Usa di avere il sistema missilistico tattico dell’esercito americano, noto come ATACMS, che darebbe a Kiev la capacità di colpire obiettivi fino a circa 180 miglia, sbaragliando linee di rifornimento, ferrovie e posizioni di comando e controllo dietro il fronte russo. Finora, però, Washington ha sempre detto no per paura di un’escalation del conflitto.

(Redazione/9colonne)