Migranti, Germania: Roma rispetti Dublino, stop ai rifugiati dall’Italia

MADRID. – Per il governo tedesco, le regole di Dublino – ovvero la legge europea che impone l’esame delle richieste d’asilo dei migranti al primo paese di sbarco -sono tutt’altro che “preistoria”, come le aveva definite il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrando ieri in Sicilia l’omologo tedesco Frank-Walter Steinmeier.

“L’Italia non sta rispettando le riammissioni previste dal sistema di Dublino e finché non lo farà, nemmeno noi accoglieremo altri rifugiati dall’Italia” è la netta posizione espressa dalla ministra dell’Interno, Nancy Faeser, intervistata dalla Zdf. Dichiarazioni da leggere anche alla luce del dibattito politico interno sui migranti, acceso anche in Germania: secondo i dati diffusi di recente dall’Agenzia europea per l’asilo, relativi ai primi 6 mesi dell’anno, una persona su tre che chiede lo status di rifugiato in Europa, fa domanda a Berlino. Intanto, nel giorno in cui la Commissione europea annuncia un pacchetto di sostegno alla Tunisia pari a 127 milioni di euro (di cui 67 milioni destinati all’assistenza per le migrazioni), l’Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza dell’Ue, Josep Borrell, avverte in una intervista al Guardian come i flussi migratori possano costituire “una forza disgregante per l’Unione europea” a causa delle “profonde differenze culturali tra i paesi europei e della loro incapacità a lungo termine di raggiungere una politica comune”.

Viminale: garanzia di 5mila euro per non finire in un centro

Quasi 5mila euro come garanzia bancaria per non finire in un Centro. È quanto prevede un decreto ministeriale del titolare del Viminale, Matteo Piantedosi, per i cittadini di Stati non appartenenti all’Unione Europea che si trovino nelle condizioni di essere trattenuti durante lo svolgimento della procedura in frontiera al solo scopo di accertare il diritto di entrare nel territorio dello Stato.

Il decreto, pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale spiega che la garanzia finanziaria, stabilita in 4.938 euro, è quella considerata idonea a garantire allo straniero, per il periodo massimo di trattenimento pari a quattro settimane (28 giorni), la disponibilità di un alloggio adeguato, sul territorio nazionale; della somma occorrente al rimpatrio (che mediamente è di 2.700 euro) e di mezzi di sussistenza minimi necessari, a persona.

La garanzia finanziaria è prestata in unica soluzione mediante fideiussione bancaria o polizza fideiussoria  assicurativa  ed è individuale e non può essere versata da terzi. Inoltre, va prestata entro il termine delle operazioni di riconoscimento foto-dattiloscopico e segnaletico Il decreto prevede anche che, nel caso in cui lo straniero si allontani indebitamente, il prefetto del luogo ove è stata prestata la garanzia finanziaria procede all’escussione della cifra. Le somme derivanti dall’escussione della garanzia sono destinate all’entrata del bilancio dello Stato.

(Redazione/9colonne)

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