Il Rischio

Foto di Gerd Altmann da Pixabay

Comincio ad avere paura, dobbiamo cominciare a reagire altrimenti  gli obbligati (da altri) sviluppi  delle società occidentali andranno   ad accettare  il “diabolico piano” del pensiero unico, messo in campo da chi può… un nome? Per es. il WEF, chiedetelo a Scwhab.

Qual’é questo piano ? Il politically correct  che si puè sicuramente parafrasare in politically (in)correct  o se volessimo usare una parola semplice e conosciuta, il neo-comunismo.

Un neo- comunismo culturale dove il “cattivo” non é lo Stato, il dittatore, il re… ma semplicemente “ tutti noi “ cioè tutti coloro che rientriamo nello stereotipo del “uomo bianco, caucasico, eterosessuale”.

Siamo colpevoli di tutti i mali del mondo: colonizzatori, schiavisti, oppressori, genocidi; abbiamo lasciato con queste azioni, nei secoli, il seme delle disgrazie attuali dell’umanità.

Semplice no? É semplice fare due+due ma qui non siamo in matematica, qui siamo davanti alla Storia, la Storia dell’umanità.

La razza umana (“la” razza ! perché la nostra razza é una sola!  Antropologicamente siamo una sola razza, con varie “specie”) ha sempre dimostrato nella storia di essere “imperfetto”, buono e cattivo  dipendendo dalle circostanze, dall’ambiente, dalle necessità ma “imperfetto !! “ e ne ha causate  di disgrazie, lutti, tragedie ma questo è nella sua natura.

Lasciamo stare il “desiderio” di essere buoni e bravi,l asciamo stare la fede  in qualunque delle Religioni mono-politeistiche, qui la questione é che l’uomo si é fatto guerra sin  da “sempre, altrimenti parlatemi di  Krapina in Croazia… la prima grande guerra dei Neandertal.

Allora mi domando ma che senso ha “sentirsi” colpevoli solo noi “bianchi, etero, caucasici, occidentali”?, come se nel Lontano Oriente, nella Media Luna Fertile, nelle Americhe non ancora scoperte non ci fosse la stessa “vocazione naturale”  dell’uomo  a fare del male.

La risposta può sembrare difficile da trovare se non fosse che le Università USA  dov’é nata o quanto meno si é sviluppato il politically correct per es. La Universitá Carnegie Mellon di Pittsburg (pensate un po’… in Pensilvania…. cos’era la Pensilvana solo pochi secoli fá !) o la Universtitá Statale di California  non  riescono a nascondere la vera essenza del loro impegno a favore di questa “ossessione culturale”:  il loro sinistrismo orfano del comunismo sconfitto dalla storia con la caduta del muro.

A partire da quel grande successo storico di due grandi uomini (Reagan/Woityla), la sinistra, quella comunistoide, ha perso senso e la logica di seguir esistendo, ma non per “ gli addetti ai lavori” che non hanno mai accettato di considerarsi sconfitti dalla storia ne tantomeno avevano la capacitá, la voglia ed il coraggio di assumere la realtá.

Quindi hanno trovato la soluzione: condanniamo questo e quello che “IO”  indico e resta da seguire il “resto”  cioé quello che voglio che si dica e si faccia: PENSIERO UNICO !

Fin qui tutto nella norma della libertá di pensiero e di azione se non fosse  che questa trappola abbaglia ed innamora molta gente  affascinata dalle categorie usate come “mezzi di distruzione di massa”.

Ma c’é di piú,  queste categorie, cioé i mezzi con cui questa “dottrrina” si afferma, viene portata avanti dai Grandi Gruppi Imprenditoriali/Finanziari; quali? I piú grandi, quelli che tutti noi conosciamo.

Ne stanno traendo vantaggi commerciali enormi appoggiando le loro campagne pubblicitarie su “ categorie”  di moda e che il politically correct  ha contribuito a farli accettare ai “beoni”.

Categorie  come l’inclusione, il gender, le minoranze… fanno presa sui beoni  che non hanno voglia di pensare e si “bevono” con il minimo sforzo, qualunque “bevanda” venga servita.

Ho paura, il Mondo occidentale, l’Europa in particolare, é culturalmente obsoleta, ancorata a vecchi parametri comportamentali  e non solo non sa ma neanche vuol vedere fuori dalla finestra: il Mondo  si sta trasformando, le “identitá “  vengono combattute, ci stiamo perdendo  in un mare di “volontaria ignoranza”.

Ho paura.

Madrid 19.09.’23

Franco Savoia

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