Migranti, Tajani: “Africa polveriera esplosa, Italia non può da sola”

Il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani in una foto d'archivio.

ROMA. – La Francia annuncia controlli più severi alla frontiera con l’Italia, la Germania “ha detto che non avrebbe preso più quei migranti che sono legati alla migrazione secondaria”, tuttavia “il problema vero sono le migliaia di persone che stanno arrivando”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonjio Tajani a margine di una interrogazione al Senato.

Il problema è “la situazione esplosiva che c’è in Africa sub-sahariana e di cui si parla poco perché se guardiamo solo all’ultima parte del fenomeno migratorio commettiamo un errore”, ha spiegato Tajani, “perchè ho chiesto una conferenza internazionale sul Sahel, perché chiedo una azione sempre più forte delle istituzioni internazionali…Perché c’è una convergenza di crisi e il rischio non è più provocare una polveriera…la polveriera è già esplosa”.

Il vicepremier e responsabile della Farnesina ha citato i vari punti di crisi: Sudan, Niger, Ciad, Burkina Faso “e anche in Guinea momenti di difficoltà”, Corno d’Africa, mentre la “Tunisia ha un problema economico e finanziario non di secondo piano”. E poi Afghanistan, Siria, Pakistan. Insomma, “una serie di concause che fanno esplodere la questione migratoria.

In Africa, a tutti i disastri provocati dalla guerre civili si aggiunge l’alluvione in Libia e il terremoto in Marocco.

E tutto questo certo non agevola la questione migratoria.

Non può essere affrontare dall’Italia perché non può essere responsabile di cosa accade in mezzo mondo”.

(Orm/askanews)

Lascia un commento