Covid, torna il rischio? il ministero invita alla prudenza

Una donna si sottopone ad un tampone anti covid. ANSA/ALEX PLAVEVSKI

MADRID. – Oltre 21mila nuovi casi nell’ultima settimana contro i 14mila di quella precedente, 94 decessi contro 65, un tasso di positività che sale al 12,6%. Ci eravamo ormai da tempo dimenticati del bollettino del ministero della Salute sulla diffusione del Covid, ma i dati di questa settimana, complice la nuova variante più aggressiva che torna ad attaccare anche i polmoni, tornano a essere degni di menzione. Al punto che l’attuale andamento clinico-epidemiologico, anche se “non desta allarme”, per il ministero “richiede attenzione e misure di prudenza”.

A spiegarlo è l direttore generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, Francesco Vaia, in una nota a corredo del bollettino settimanale sulla diffusione, del Covid, segnalata in aumento. “Il ministero, nell’interesse primario della tutela dei cittadini più fragili, si muove in una duplice direzione: da una parte misure di protezione e prevenzione per la tutela e sicurezza sia dei pazienti che degli operatori e dall’altra predisposizione di una campagna di vaccinazione annuale che punti a proteggere coloro che in passato sono stati più colpiti da COVID: anziani, fragili, immunocompromessi”. 

La circolare stabilisce anche che i pazienti, pur asintomatici, che devono effettuare il ricovero o un trasferimento in setting assistenziali ad alto rischio, ad esempio nei reparti nei quali sono presenti pazienti immunocompromessi e fragili, effettuino i test diagnostici per SARS-CoV-2.

A lanciare un richiamo all’attenzione è anche Francesco Cognetti, Presidente della federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi, che avvisa: “anche se l’impatto del Covid-19 sul sistema sanitario nazionale si è notevolmente ridotto nel corso dell’ultimo anno, recentemente i dati dimostrano una certa riattivazione dell’infezione. Si tratta pur sempre di agente patogeno che può essere molto insidioso. Non va abbassata la guardia e anzi dobbiamo sempre garantire la salute a tutti i malati e i caregiver che devono frequentare i nosocomi della Penisola”.

(Redazione/9colonne)

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