Ustica, familiari delle vittime contro Amato. E i pm potrebbero sentirlo

Il relitto dell'aereo di linea DC9 della compagnia aerea italiana Itavia (precipitato vicino all'isola di Ustica, il 27 giugno 1980, facendo 81 vittime) ricostruito nell'hangar di Pratica Di Mare, Roma, il 15 dicembre 2003. ANSA

MADRID. – Giuliano Amato potrebbe essere ascoltato dai pm di Roma, nell’ambito dell’inchiesta ancora aperta sulla strage di Ustica, in seguito alle sue dichiarazioni rilasciate in una intervista a Repubblica e poi parzialmente corrette. Amato aveva rilanciato l’ipotesi del missile come causa del disastro aereo del volo Italia a bordo 81 persone il 27 giugno 1980, ipotizzando responsabilità francesi.

Parole che anche la premier Giorgia Meloni aveva accolto come importante e da valutare, ma che vanno nella direzione opposta rispetto a quella segnata dalla sentenza definitiva sulla prima inchiesta, che aveva stabilito la presenza di una bomba a bordo e scagionato i generali dell’esercito italiano.

Ad Amato oggi, in una conferenza stampa in Senato, ha risposto Carlo Giovanardi, senatore ed ex ministro, derubricando le parole dell’ex premier a “menzogne”. “Il sottoscritto a nome del governo italiano ha risposto al Parlamento a suo tempo, e nessuno  ha smentito quello che ho detto. Dal puto di vista tecnico, è  stata una bomba, non ci sono dubbi. Dal punto di vista delle  responsabilità, i generali sono stati assolti con formula piena  e quindi non hanno nessuna responsabilità. Il governo ha  avallato questa realtà e in Parlamento nessuno lo ha  contrastato”.

Le recenti rivelazioni di Giuliano Amato “non sono rivelazioni, sono la riproposizione di tesi di 27 anni fa, prima delle tre sentenze di giudizio dell’unico processo penale che c’è stato, che smentiscono completamente quello che ha detto il dottor Amato” conferma la presidente onoraria dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Ustica, Giuliana Cavazza.

“Da parte nostra c’è un po’ di amarezza, ogni tanto, nel vedere che non si riesca ad andare avanti. C’è come un blocco: un blocco psicologico forse, per il quale non si possa andare a cercare davvero la verità stessa”. E sulla notizia che i pm sarebbero intenzionati ad ascoltare Amato dopo le sue dichiarazioni pubbliche. “Io come presidente onoraria e la presidente della nostra associazione Bartolucci abbiamo ieri, martedì, depositato proprio la richiesta una memoria alla magistratura chiedendo che il dottor Amato venga ascoltato”.

(Redazione/9colonne)

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