Renzi riparte dal Centro: “Ecco il nostro brand per le Europee” 

Il leader di Italia Vice, Matteo Renzi, durante un intervento al Senato. (ANSA)

MADRID. – “Ci candideremo alle europee con il brand “Il Centro”, abbiamo 9 mesi per mostrare il nostro progetto e il nostro percorso. Il primo a mettersi in gioco sono io, candidandomi al Parlamento Europeo: non lo faccio per aggiungere una ulteriore riga al mio curriculum, ma per affermare che c’è bisogno di dare una sveglia all’Europa, che altrimenti rischia di saltare”.

Da Milano, Matteo Renzi lancia la sua scommessa, e si dà 9 mesi di tempo per vincerla: correre alla Europee, previste per la primavera del 2024 con un nuovo simbolo e un nuovo brand il cui è tutto un programma: “Il Centro”. Un centro, spiega in una conferenza stampa convocata appositamente, che prenda le distanze in modo equidistante tanto da “una governo che va in retromarcia”, quanto da una opposizione “che è in folle”.

Secondo Renzi l’Italia e l’Europa “si trovano in mezzo a una situazione di tensione internazionale”, ma il leader di Italia Viva non vede né a livello nazionale né a livello comunitario una governance in grado di reagire: “Vi sembra normale che il vicepremier con delega ai trasporti stia al festival di Venezia per due giorni e poi a Monza nei giorni dell’incidente a Brandizzo?” attacca, e che “Tajani affermi di essere in disaccordo su una norma che ha votato in cdm?”. –

Ma ce n’è anche per l’opposizione: “Conte e il M5S tra reddito di cittadinanza e superbonus hanno prodotto alle finanze di questo paese un danno e un incredibile sperpero di risorse pubbliche che non si vedeva dalla mala gestione del terremoto dell’Irpinia”.

In questo scenario allora, dice, “serve una proposta politica alternativa, un messaggio che svegli l’Europa: c’è il grande tema del sociale, dei diritti e dei doveri, della Difesa: il mondo si sta riarmando, noi che gioco stiamo giocando sull’esercito europeo?”.

Insomma, “è fondamentale che ci sia una scommessa europea”. Anche la Commissione, del resto, finisce sotto l’accusa di Renzi: “La strategia di insistere sulla transizione energetica ha finito per andare contro una politica industriale europea; si è fatta la guerra alle aziende, favorendo gli interessi dei nostri competitors”.

(Redazione/9colonne)

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