Baseball: Oscar Prieto Párraga e Alfonso Saer nuovi membri del “Salón de la Fama”

Oscar Prieto Párraga e Alfonso Saer.

CARACAS – Due personaggi storici della “pelota” venezuelana sono entrati nel “Salón de la Fama”: Oscar Prieto Párraga e Alfonso Saer, uno come dirigente e l’altro come giornalista. Entrambi hanno ottenuto questo riconoscimento grazie al “Comitá Histórico”. La notizia é stata resa nota dall’ufficio stampa del Salón de la Fama.  

Oscar Prieto Párraga, di professione odontólogo, ma con l’amore per il baseball. Nel 1970, grazie a suo padre (Oscar Prieto Ortiz), entra nell’organigramma dei Leones del Caracas nel ruolo di vocale e delegato nella  Liga Venezolana de Baseball Profesional (LVBP). Poi ha iniziato a scalare posizioni fino a diventare il proprietario dei “melenudos”. Con lui in testa i Leones hanno vinto gli scudetti delle stagioni 1980-1981, 1981-1982, 1986-1987, 1987-1988, 1989-1990 e 1994-1995. Poi vende la squadra, ma rimane come consulente. In quest’ultimo periodo arrivano le vittorie nei campionati 2005 – 2006 e 2009 -2010. 

Nel 2013, diventa presidente della LVBP. Sotto la sua gestione promuove corsi di aggiornamento per gli arbitri, controlli antidoping, codice di etica e la trasmissione di tutte le gare in TV. Nel 2020 é entrato nel Salón de la Fama del Caribe, museo dove anche c’é suo padre. 

Dal canto suo, Alfonso Saer (classe 1947) é la voce storica dei Cardenales de Lara. Saer, di origine libanese, ha mosso i primi passi nel mondo del giornalismo scrivendo un articolo sui Giochi Olimpici di Tokio 1964 per il quotidiano “El Impulso”. Dal 1965, la sua voce é sempre stata legata alle radiocronache dei Cardenales, c’é stata solo una stagione in cui non ha raccontato le gare dei “Pájaros Rojos”, ma quelle dei Leones. 

Da oggi, il “Salón de la Fama”, con sede nel “Sambil” di Valencia, ha due personaggi che hanno scritto un’epoca nel baseball venezuelano e sará bello per le future generazioni conoscere le storie di Oscar Prieto Párraga e Alfonso Saer grazie a questo tipo di iniziative.

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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