In crescita l’industria turistica in Spagna

Calella Palafrugell in Costa Brava

MADRID.- L’industria turistica spagnola sta tornando, e a volte li ha anche superati, ai livelli prepandemici. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica a luglio è stata sorpassata la barriera simbolica dei 10 milioni di turisti.   

Nei primi sette mesi dell’anno sono arrivate 47,6 milioni di persone con un incremento del 20,9 per cento rispetto all’anno scorso.

I paesi che decisamente preferiscono la Spagna per le loro vacanze sono l’Inghilterra, la Francia e la Germania ma quest’anno si è riscontrato un significativo incremento anche di cittadini statunitensi. 

Altro mercato importante per il settore turistico spagnolo è quello proveniente dai paesi asiatici. Secondo informazioni di Turespaña il numero di turisti che arriva dalla Cina è cresciuto del 420 per cento rispetto all’anno scorso, quello della Corea del Sud di un 258,4 per cento e quello del Giappone del 200 per cento.

Le località più visitate sono la Catalogna, le Baleari e le Canarie ma un incremento di arrivi si è verificato in tutto il paese.

L’industria turistica assorbe il 25 per cento dei nuovi posti di lavoro e nel secondo trimestre dell’anno più di 3 milioni di persone ha trovato impiego in questo settore.

Come ha detto il ministro di Industria, Commercio e Turismo, Héctor Gómez: “Il settore turistico svolge un ruolo fondamentale come motore economico del paese”.

Un’affermazione confermata dal Consiglio Generale degli Economisti che proprio tenendo conto degli introiti provenienti dal turismo, della bassa inflazione e l’alto livello dell’occupazione ha elevato la previsione di crescita del paese.

Nonostante ciò, in un suo comunicato il Consiglio Generale degli Economisti chiama alla prudenza dal momento che l’economia spagnola risente delle fluttuazioni della zona euro che incomincia a dare segnali di rallentamento.

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