Più aiuti all’Ucraina e un cambio di politica nei confronti dell’Africa

L'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell. (ANSA)

MADRID.- Nella riunione informale dei Ministri degli Esteri e della Difesa dell’Unione Europea che si sta svolgendo da ieri a Toledo, indetta dalla Spagna che detiene la presidenza del Consiglio della UE, i temi più scottanti sono stati quelli che riguardano la guerra in Ucraina e le crisi politiche in Niger e Gabon, crisi che creano situazioni molto delicate in tutta l’area del Sahel.

Presenti anche i ministri italiani Antonio Tajani (Esteri) e Guido Crosetto (Difesa). Entrambi hanno assicurato l’impegno dell’Italia per “una soluzione diplomatica della crisi in Niger e anche di quella più recente in Gabon, lavorando in stretto coordinamento con i partner” come ha precisato Tajani e per continuare ad aiutare l’Ucraina cercando al tempo stesso di costruire un tavolo di dialogo che riesca a costruire le condizioni per una pace giusta tra Ucraina e Russia”, come ha spiegato Crosetto.

All’incontro hanno partecipato anche il ministro degli Affari esteri ucraino Dmytro Kuleba, il ministro degli Esteri del Niger Massaoudou e il presidente della Commissione della comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (ECOWAS) Omar Touray insieme al responsabile di Questioni Politiche, Pace e Sicurezza, Abdel-Fatau Musah.

Kuleba ha chiesto alla Spagna più aiuti in termini di armamenti. “Quando vinceremo la guerra dirò pubblicamente che non abbiamo bisogno di più armi”, ha precisato, “finché combattiamo, ne avremo bisogno di più. Non lo facciamo per capriccio o perché abbiamo concordato o perché vogliamo ottenere più del necessario, no, abbiamo bisogno di tutto per vincere e riportare la pace in Europa”.

In particolare, ha chiesto più carri armati, veicoli blindati e sistemi di difesa aerea. Dal canto suo il Ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares ha risposto spiegando: “Non mi piace parlare di materiale militare perché è una guerra in corso e credo che così non aiuteremo l’Ucraina, ma è pubblico e tutti sanno che in risposta alle richieste dell’Ucraina, la Spagna, ha consegnato le batterie antiaeree, ha consegnato anche i carri armati “Leopard” e tutto ciò che è stato nelle nostre mani in ogni momento e questa linea non cambierà”.

Altro tema caldo quello della delicatissima situazione politica in Africa e in particolare nella zona del Sahel dopo i colpi di stato che hanno sconvolto il panorama politico in Niger e Gabon. Sono questi gli ultimi golpes in una regione in cui si sono susseguiti ininterrottamente dal 2020 coinvolgendo il Burkina Faso, Mali, la Guinea e il Ciad prima ancora del Niger. Regione particolarmente instabile, nel Sahel si disputano il potere cellule terroristiche, attori internazionali, gruppi armati e governi corrotti. Tutti loro badano unicamente ai propri interessi immediati sempre a scapito della popolazione che è vittima di massacri e vive in condizioni di estrema povertà.

L’alto rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la politica di Sicurezza Josep Borrell ha esortato i Ministri presenti a riflettere sulla necessita di modificare la politica estera verso l’Africa. “È chiaro a tutti che le cose non sono andate bene”, ha detto Borrell facendo riferimento ai vari colpi di stato avvenuti in quest’area e all’incidenza sempre più forte del gruppo dei mercenari della Wagner. “Dobbiamo rivedere a fondo la nostra politica”, ha concluso l’Alto Rappresentante dell’UE che, proprio per disegnare linee di azioni nuove e migliori ha invitato alla riunione di Toledo anche Omar Touray, Presidente della Commissione della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (ECOWAS) e il Ministro degli esteri del Niger Hassoumi Massoudou.

La bellissima Toledo ha accolto con grande generosità i ministri europei che hanno partecipato ad una cena di benvenuto nel chiostro del convento di San Juan de los Reyes, hanno visitato i luoghi più emblematici della città come il Museo Sefardí e ammirato il famoso quadro di El Greco “El entierro del Señor de Orgaz”. 

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