Cinque operai travolti dal treno, Mattarella: “Morire sul lavoro è un oltraggio”

Foto di Goran Horvat da Pixabay

MADRID. – Morire sul lavoro, come accaduto la scorsa notte ai 5 operai travolti lungo la linea ferroviaria Milano-Torino a Brandizzo, “è un oltraggio ai valori della convivenza”. Sono del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, le parole più chiare e più dure sul tragico incidente occorso intorno alla mezzanotte, quando una squadra di operai al lavoro sui binari per lavori di manutenzione è stata travolta da un treno regionale che viaggiava a 160 chilometri orari. Nell’impatto hanno perso la vita sul colpo cinque lavoratori.

Le vittime erano dipendenti di una ditta di Borgo Vercelli, la Sigifer Srl, che opera nel settore dell’armamento ferroviario dal 1993 ed è una delle imprese leader nel settore di costruzione e manutenzione impianti ferroviari. Con loro c’erano altri due colleghi, solo sfiorati dal convoglio e rimasti illesi.

Il treno era un convoglio tecnico che non trasportava passeggeri ma stava compiendo un trasferimento di vagoni da Torino a Milano, e a quanto sembra il conducente non era stato avvertito della presenza degli uomini a lavoro sui binari. Le cinque vittime erano tutte residenti in Piemonte e avevano un’età compresa tra i 22 e i 52 anni.

In 5 mesi 358 denunce di morti sul lavoro

La premier Giorgia Meloni affida ai social il proprio messaggio: “Alle famiglie delle vittime e ai loro cari il mio profondo cordoglio e i più sinceri sentimenti di vicinanza. Sono in contatto con il Presidente della Regione Piemonte Cirio per seguire tutti gli aggiornamenti del caso, con l’auspicio di fare quanto prima piena luce sull’accaduto”.

Il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Matteo Salvini, nel manifestare il proprio cordoglio, ha spiegato che “la norma prevede che i cantieri sui binari possano cominciare quando è certificata l’assenza di treni sulla linea, Procura e tecnici stanno verificando come stanotte sia potuto accadere un simile drammatico incidente”.

Solamente nei primi 5 mesi del 2023, le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nei primi cinque mesi del 2023 sono state 358, al quale vanno aggiunto altre decine di morti avvenute tra giugno e agosto, oltre a quelle relative a lavori non in regola.

(Redazione/9colonne)

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