Sánchez e Feijóo, si riuniranno domani

Sánchez e Feijóo

MADRID.- Pedro Sánchez e Alberto Núñez Feijóo si riuniranno domani. Sarà questo il primo incontro che farà il leader del Partido Popolar (PP) nel contesto delle consultazioni per provare a costituire un nuovo governo.

Dopo aver ottenuto l’incarico dal Re, che lo ha giustificato dicendo che il PP era stato il partito più votato nelle ultime elezioni, Núñez Feijóo cercherà di portare avanti un’impresa nella quale, apparentemente, non crede molto neanche lui. Sembra infatti molto difficile che riesca ad ottenere i voti necessari per la costituzione del governo.

Nonostante i propositi del Capo del Governo attuale Pedro Sánchez di agire con massimo rispetto nei confronti del suo avversario politico, i dirigenti dei due schieramenti non si risparmiano critiche ed attacchi.

Tra i dirigenti del PSOE c’è malessere per la palese ricerca del PP di attrarre voti catturati all’interno del loro partito. Hanno anche detto che Feijóo stia perdendo un tempo importante per il paese pur cosciente dell’impossibilità di costituire un governo.

Dal canto suo Feijóo cercherà di convincere Sánchez affinché lo aiuti a trovare la quadra per creare un nuovo governo in vista dei risultati elettorali che hanno favorito il suo partito.

Impresa apparentemente impossibile dal momento che Sánchez e i suoi ministri hanno già chiarito che all’interno delle comunità autonome non sempre i governi presieduti dal PP sono stati costituiti tenendo conto dei risultati del candidato più votato.         

Parallelamente la dirigenza del PSOE è decisa ad andare fino alle ultime conseguenze ricorrendo alla Corte Costituzionale per ricontrollare i 30.302 voti considerati nulli nella comunità di Madrid. La richiesta che era già stata accettata dal Pubblico Ministero ma poi rifiutata dal Comitato Elettorale e dalla Corte Suprema, è considerata così importante che il governo ha deciso di portarla fino al massimo tribunale di garanzia.

La decisione dei dirigenti del PSOE è motivata dalla convinzione che, qualora la revisione delle schede nulle dimostrasse che ci sono stati degli errori, il partito di governo potrebbe riottenere quel seggio che ha perso a causa di uno scarto di 1.323 voti ottenuti dal PP dal voto degli spagnoli all’estero.  

Quel seggio in più permetterebbe al PSOE la creazione di un governo senza il voto di Junts, partito indipendentista della Catalogna, in quanto sarebbe sufficiente la sua astensione.

Tra le richieste di Junts, cui leader è Carles Puigemont, per assicurare il proprio voto a Sánchez c’è quella di un’amnistia penale e amministrativa per tutti coloro che sono stati condannati a causa della lotta volta ad ottenere l’indipendenza della Catalogna, richiesta che sostiene anche ERC, altro partito catalano.

Un vero mal di testa per il PSOE dal momento che molti giuristi considerano che una legge di amnistia sarebbe incostituzionale. Il problema era già stato sollevato nel 2021, momento in cui il PSOE fece ricorso all’indulto per le persone che erano state incriminate per aver dichiarato l’indipendenza della Catalogna, in primis il leader di Junts Carles Puidgemont. Con questo espediente e una modifica del delitto di sedizione trasformato in disordine pubblico e quindi meritevole di un castigo più lieve, Pedro Sánchez era riuscito a diminuire notevolmente la punizione ai politici catalani.

Oggi però, in vista dell’importanza del loro sostegno per la creazione di un nuovo governo a guida PSOE, le loro richieste sono cresciute e vogliono un’amnistia che cancelli definitivamente tutti i reati commessi da chi voleva l’indipendenza della Catalogna.

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