Roma, presentato il programma del Festival di Film di Villa Medici

ROMA.  – Svelata la programmazione del Festival di Film di Villa Medici 2023, la cui terza edizione si terrà a Roma dal 13 al 17 settembre: saranno presentati dodici film in competizione internazionale.

Tra queste produzioni, di tutte le durate e i generi, anche due film in prima mondiale e dieci in prima italiana. Parallelamente ai dodici titoli della competizione internazionale, nella sezione Focus saranno presentati alcuni film fuori concorso con carta bianca da parte dei membri della giuria. Infine, cinque proiezioni all’aperto sul Piazzale di Villa Medici, scandiranno le serate del festival.

A Villa Medici si celebrerà la vitalità delle pratiche cinematografiche contemporanee attraverso una selezione di proposte – film d’autore, cinema d’essai, fiction o documentari – che si distinguono per l’originalità del discorso o della forma.

La giuria del festival, composta da Alic e Diop, Cyprien Gaillard e Chiara Parisi, svelerà il suo palmarès durante la grande serata di sabato 16 settembre. Assegnerà due premi: il Premio Villa Medici per il miglior film e il Premio della Giuria per un film particolarmente apprezzato dalla commissione. Questi premi, che prevedono compensi in denaro, offriranno l’opportunità ai due registi di soggiornare presso Villa Medici a fini creativi o di ricerca.

I film in concorso internazionale sono: “18.000 Worlds” di Saodat Ismailova (Uzbekistan, Paesi Bassi), “Abattoir U.S.A.!” di Aria Dean (Stati Uniti); “Banel and Adama” di Ramata – Toulaye Sy (Francia, Senegal, Mali); “Capital” di Basma al – Sharif (Egitto, Italia, Germania); “El Auge del Humano 3” di Eduardo Williams (Argentina, Portogallo, Brasile, Paesi Bassi, Taiwan, Hong Kong, Sri Lanka, Perù); “How I Became A Communist” di Declan Clarke (Irlanda), “The Permanent Picture di Laura Ferrés (Spagna, Francia); “Mast – Del” di Maryam Tafakory (Iran, Regno Unito); “Mon Pire Ennemi” di Mehran Tamadon (Francia); “Nafura” di Paul Heintz (Francia); “Pacific club” di Valentin Noujaïm (Francia); “Revolution Of The Eyes” di Friederike Pezold (Austria)

La sezione Focus presenta invece film di artisti fuori concorso e carte bianche che invitano a esplor azioni cinematografiche singolari e permettono di condividere momenti speciali con i membri della giuria, gli artisti e i registi. Tre carte bianche ai membri della giuria: Alice Diop, Cyprien Gaillard e Chiara Parisi. Le carte bianche propongono al pubblico di entrare nell’universo cinematografico e artistico dei membri della giuria durante una sessione inedita, fatta di film scelti nel proprio corpus, altri che li hanno ispirati o che vogliono far (ri)scoprire.

La cineasta Alice Diop presenta una selezione della Cinémathèque des banlieues: L’Amour existe (Maurice Pialat, 1960), La voix des autres (Fatima Kaci, 2023) con il suo Vers la tendresse (2016).

L’artista Cyprien Gaillard proietta in sala due dei suoi film Cities of Gold and Mirrors (2009) e Ocean II Ocean (2019) in dialogo con L’Ordre di Jean – Daniel Pollet (1973).

La direttrice del Centre Pompidou – Metz, Chiara Parisi, propone al pubblico di scoprire Strates (Bintou Dembélé, 2016), Sue (Elisabetta Larosa, 2021) e All – in (Mohamed Bourouissa, 2012).

(Lua/askanews)

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