Calcio: al Manchester City la Supercoppa Europea, Siviglia battuto ai calci di rigore

I giocatori del Manchester City doppo aver conquistato la Supercoppa europea contro il Siviglia ai rigori. EPA/PANAGIOTIS MOSCHANDREOU

MADRID. – Chi di rigori ferisce, di rigori perisce: il Siviglia, dopo aver conquistato a maggio l’Europa League battendo la Roma proprio con i tiri dagli undici metri, si è arresa alla corazzata Manchester City nella finale di Supercoppa Europea, disputata ieri allo stadio Geōrgios Karaiskakīs di Atene.

I tempi regolamentari si erano conclusi sull’1-1, con vantaggio spagnolo di En-Nesyri e pareggio inglese di Palmer, nella ripresa. Il regolamento recitava: niente supplementari, si va subito ai rigori: dal dischetto, decisivo l’errore di Gudelj per il successo dei campioni d’Europa (6-5). 

City all’attacco, Siviglia in contropiede: una finale frizzante

Il Manchester City non finisce mai di stupire. E di vincere. Dopo aver conquistato la Champions League battendo in finale l’Inter lo scorso 10 giugno, la corazzata di Pep Guardiola trionfa anche in Supercoppa, al termine di una partita che l’ha sempre vista in attacco, pur senza capitalizzare l’enorme mole di gioco prodotta.

Il Siviglia, arrivato ad Atene grazie al successo maturato ai rigori in Europa League contro la Roma (partita macchiata dagli errori arbitrali del discusso arbitro Taylor, che fece infuriare Mourinho), ha opposto una difesa quasi perfetta, portandosi addirittura in vantaggio con l’unica occasione del primo tempo, quando En-Nesyri di testa volava altissimo su cross di Acuna, realizzando la rete del vantaggio spagnolo.

Paradossale che anche nella ripresa siano stati proprio gli andalusi ad andare vicinissimi al gol del raddoppio, sempre con l’attaccante marocchino in contropiede. Opportunità fallita che ha rappresentato il viatico al pareggio del City, che ha impattato il match sull’1-1 poco dopo l’ora di gioco: al 63’ pallone scodellato da Rodri al centro per Haaland che non ci arrivava, ma alle sue spalle Palmer si inseriva di testa e con un preciso pallonetto batteva Bounou. Gli inglesi mettevano così a frutto la costante pressione esercitata nella metà campo avversaria per tutto l’incontro. 

Ai rigori decisivo l’errore di Gudelj: Guardiola trionfa ancora

Poi, come detto, la lotteria dei rigori: in gol andavano Haaland, Ocampos, Alvarez, Rafa Mir, Kovacic, Rakitic, Grealish, Montiel e Walker, prima del decisivo errore di Gudelj che coglieva la traversa. Poteva a quel punto liberarsi la gioia incontenibile dei giocatori del City che, poco dopo, alzavano al cielo di Atene la Supercoppa Europea. Per il Manchester City si tratta del primo successo nella competizione. Ma, per Guardiola, è il quarto trionfo personale: in precedenza, ne aveva vinte due con il Barcellona e una con il Bayern Monaco. 

(Redazione/9colonne)

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