La Nave Scuola Amerigo Vespucci parte da Capo Verde per la traversata atlantica verso Santo Domingo

L'Amerigo Vespucci salpa dal porto di Dakar (Senegal)

MADRID. – In una scena carica di emozioni e significato storico, la celebre Nave Scuola Italiana Amerigo Vespucci ha salutato il porto di Praia (Capo Verde), per iniziare la sua imponente traversata attraverso l’Atlantico, con destinazione Santo Domingo, nella Repubblica Dominicana. L’evento ha attirato l’attenzione di cittadini locali, marinai, appassionati di nautica e autorità diplomatiche, tutti presenti per assistere alla partenza di questa iconica nave.

La Nave Scuola Amerigo Vespucci, con la sua eleganza e la sua storia lunga oltre un secolo, ha il compito di formare nuove generazioni di ufficiali della Marina Italiana, trasmettendo loro competenze di navigazione, leadership e spirito di squadra. Oltre al suo ruolo di addestramento, la nave svolge anche un ruolo di rappresentanza internazionale, partecipando a regate e manifestazioni nautiche in tutto il mondo.

Il viaggio attraverso l’Atlantico verso Santo Domingo rappresenta un momento significativo nella storia della nave, poiché segna il consolidamento delle relazioni tra l’Italia e i paesi dell’America Latina e dei Caraibi. Rappresenta inoltre un omaggio all’esploratore italiano Amerigo Vespucci, che ha ispirato il nome della nave, e il suo spirito di scoperta che ha aperto nuovi orizzonti per l’umanità.

L’attraversata dell’Atlantico richiederà 22 giorni di navigazione, durante le quali i giovani cadetti avranno l’opportunità di mettere in pratica le loro competenze e di apprendere dagli esperti marinai a bordo. Il viaggio sarà anche un’occasione per rinsaldare i legami tra le varie generazioni di marinai e per creare ricordi indelebili.

Con la partenza dalla costa africana, la Nave Scuola Amerigo Vespucci inizia un capitolo importante del suo lungo viaggio attraverso gli oceani, portando con sé la storia, la tradizione e la speranza di nuove scoperte. Mentre le sue vele scompaiono all’orizzonte, lasciando dietro di sé una scia bianca nella vastità dell’oceano, il mondo guarda con ammirazione e rispetto a questa nave denominata la “Signora dei mari”.

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