Reddito di cittadinanza, Calderone: “Attenti alla marginalità, ma rimedio è lavoro”

Un ufficio del reddito di cittadinanza.
Un ufficio del reddito di cittadinanza. (ANSA)

ROMA. – “La previsione di misure di contrasto della povertà e di promozione dell’inclusione sociale è istanza avvertita dal governo. La nostra sollecitudine e attenzione sui rischi di marginalità sociale sono evidenti e innegabili: non rinunciamo però a vedere nel lavoro il rimedio alla povertà.

Pur consapevoli che il bisogno è generalmente multidimensionale e che alla povertà reddituale si accompagnano spesso la povertà educativa e altre forme di privazione sociale, continuiamo a credere che il lavoro sia sempre il mezzo migliore per porre rimedio duraturo alle condizioni di indigenza.

Accanto a robusti presidi di servizi sociali occorre definitivamente costruire il sistema di politiche attive del lavoro per l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro: tutti devono avere diritto a rendere reversibili i loro percorsi di vita”.

Lo afferma il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, nella sua informativa in Senato sul reddito di cittadinanza. “Il percorso che stiamo seguendo non riguarda solo il superamento di una misura assistenziale e l’introduzione di nuove misure ma il segno di un nuovo approccio culturale che si ispira ai valori del lavoro così come declinato dalla nostra Costituzione: vogliamo ribaltare alcune interpretazioni forzate” sottolinea il ministro, che rivolge un appello alle opposizioni:

“Tengo a precisare che oggi, secondo quanto comunicato dal ministero dell’Interno, non si registrano particolari criticità in ordine a paventate tensioni sociali: corre l’obbligo per tutti noi di gestire questa transizione complessa e articolata, soprattutto date le condizioni di partenza, nello spirito di massima collaborazione istituzionale e di comune responsabilità politica”.

Nel corso della sua informativa Calderone ha ricordato inoltre che “nell’attività di controllo sui percettori di reddito di cittadinanza effettuati dall’Ispettorato nazionale per il lavoro e dal nucleo dei Carabinieri tutela del lavoro nel periodo dal 2019 al 2023 sono stati intercettati 35.737 fruitori irregolari o con necessità di regolarizzare la posizione.

Risultano inoltre, dall’esito dei controlli svolti dalla Guardia di finanza, a decorrere dall’introduzione del reddito di cittadinanza e fino al primo semestre 2023, contributi indebitamente percepiti o indebitamente richiesti per un ammontare di circa 506 milioni di euro. Si rappresenta che il comando dei Carabinieri tutela lavoro ha in corso numerose indagini. A questo ovviamente si aggiunge anche l’attività di controllo che sta effettuando l’Inps”.

“Il Sisl (Servizio Integrazione Socio-Lavorativa), lo confermo, sarà operativo dal primo settembre 2023 come indicato nel decreto 48” assicura il ministro, che aggiunge: “Siamo tutti impegnati affinché il primo settembre il sistema sia operativo e si permetta alle persone di richiedere la prima misura prevista in ordine temporale”.

Scontro sociale

Intervenendo dopo l’informativa, il capogruppo M5S a Palazzo Madama, Stefano Patuanelli, va all’attacco: “Noi crediamo che sia necessario che lo Stato garantisca i diritti sociali a tutti quelli che ne hanno bisogno, a prescindere dalle scelte politiche di un governo. Voi avete fatto una narrazione agghiacciante rispetto al tema degli occupabili e dei non occupabili, per poi definire non occupabile un nucleo familiare che ha un figlio di età inferiore ai diciotto anni o una persona con più di sessant’anni o un disabile.

Mi spieghi una cosa: un cinquantanovenne che, per colpa del disastro del superbonus che avete creato, ha perso il lavoro nell’edilizia, dove ha lavorato per trentacinque anni, è un occupabile che troverà facilmente lavoro o una persona che ha bisogno di un’assistenza e di un reddito? Lo dico perché non basterà un corso di formazione di diciotto ore perché un piastrellista diventi tecnico informatico”.

“Quello che sta accadendo in queste ore è particolarmente grave perché i leader dei più importanti partiti di opposizione soffiano sul fuoco del malessere fomentando lo scontro sociale. Ci sono manifestazioni di piazza ad hoc, con minacce indirizzate al presidente del Consiglio al quale va la mia solidarietà e di tutto il gruppo di Forza Italia” ha detto invece in aula la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli.

(Redazione/9colonne)

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