Usa: Trump incriminato per l’assalto al Congresso

El expresidente Donald Trump durante una audiencia en la fiscalía de Nueva York. Archivo. (Twitter)

MADRID. – Ampio spazio sui media di tutto il mondo alla notizia della nuova incriminazione – la terza – per Donald Trump, questa volta per i tentativi di ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali del 2020. Si tratta del capo d’imputazione più grave nei confronti dell’ex presidente già sotto accusa per il caso dei documenti riservati della Casa Bianca trovati in suo possesso e per dei pagamenti sospetti a un’ex pornostar.

Dalla serata di ieri, il grande favorito alle primarie repubblicane per le elezioni del 2024 è dunque accusato ufficialmente anche di “cospirazione contro lo Stato americano” dopo un’indagine supervisionata dal procuratore speciale Jack Smith, specialista della lotta alla corruzione.

“Nonostante la sua sconfitta, l’accusato era determinato a rimanere al potere. Pertanto, per più di due mesi, dopo il ballottaggio del 3 novembre 2020, l’imputato ha disseminato menzogne secondo cui ci sarebbero stati brogli che ne avrebbero alterato il risultato e che avesse di fatto vinto”, rileva l’atto di accusa.

“Queste accuse erano false e l’imputato sapeva che erano false, ma l’imputato le ha ripetute e le ha diffuse ampiamente nonostante tutto” portando gli States a un passo dal colpo di stato.

Cosa è successo il 6 gennaio 2021

Il procuratore speciale, data la gravità del capo d’imputazione, sottolinea la necessità di giungere “senza indugio” al processo. Ieri pomeriggio, poco prima dell’annuncio, Donald Trump aveva fatto fuoco e fiamme sulla sua piattaforma Truth Social affermando di aspettarsi un’incriminazione imminente, accusando il procuratore speciale di voler ostacolare la sua campagna per il 2024.

Il 6 gennaio 2021 migliaia di sostenitori di Donald Trump seminarono caos e violenza in Campidoglio, a Washington, tempio della democrazia americana, dopo che la commissione elettorale ebbe certificato la vittoria di Biden. Diverse migliaia di sostenitori di Trump tentarono di impedire al Congresso di certificare il risultato scaturito dalle urne.

Da allora più di mille persone sono state incriminate per il loro coinvolgimento nel tentato golpe, compresi numerosi membri appartenenti a gruppi afferenti alla galassia dell’estrema destra americana.

(Redazione/9colonne)

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