Premio Dean Martin, tra i premiati la scienziata Santuccione: “Alzheimer presto curabile e prevedibile”

Tocco, Cantagallo, DiGiovanni, Comardi, DeMartiniis, Portinari

L’AQUILA – La scienziata “svizzera” Antonella Santuccione; la cantante “canadese” Dia e gli “americani” Vincenzo Di Nicola (ingegnere della Silicon Valley) e Mario Daniele (imprenditore nel settore horeca): sono questi i quattro abruzzesi nel mondo che riceveranno sabato 5 agosto, nello splendido borgo di Montesilvano Colli (Pescara), i 15mi Premi “Dean Martin”, intitolati al mitico crooner italo-americano figlio di un barbiere emigrato all’inizio del 900 in Usa da Montesilvano. Il Premio è stato presentato al Comune di Montesilvano dal sindaco Ottavio De Martinis, e le sue assessore Deborah Comardi e Barbara Di Giovanni, insieme alla presidente del Premio, Alessandra Portinari, la giornalista e presentatrice dell’evento Mila Cantagallo e Adriano Tocco, presidente della Commissione Turiamo comunale. Il papà di Dean Martin (al secolo Dino Paul Crocetti) si chiamava Gaetano e da alcuni edizioni gli organizzatori hanno ben pensato di premiare anche dei “profeti in patria” col Premio “Gaetano Crocetti” che quest’anno verrà consegnato al regista e video reporter Matteo Veleno e al pittore Gino Berardi, montesilvanesi famosi nel mondo.

La scienziata “svizzera” Antonella Santuccione

“Un Premio che negli anni ha regalato momenti importanti a Montesilvano con ospiti illustri – ha detto De Martinis – E’ un momento di festa in cui si ricorderanno le nostre tradizioni e il legame coi nostri emigrati, che hanno lasciato la nostra regione per trovare fortuna all’estero. Come del resto è accaduto a Gaetano Crocetti, papà di uno dei più grandi attori e cantanti al mondo, a cui la nostra città ha intitolato anche il Palacongressi”.

L’evento si aprirà in ricordo di Marcinelle a 67 anni dalla tragedia in Belgio, in cui morirono 262 minatori, 136 italiani, 60 abruzzesi, con la presenza dei sindaci di Manoppello, Giorgio De Luca,, Turrivalignani, Giovanni Placido e Lettomanoppello, Simone D’Alfonso. Tornerà sul palco del Premio anche l’attrice Tiziana Di Tonno.

Anche quest’anno sarà la musica a farla da padrona, per via dell’eccellente Orchestra Dean Martin, diretta da Antonella De Angelis. A cantare i successi del crooner americano sarà il cantante e pianista Stefano Maria Pardo, il quale interpreterà anche Frank Sinatra, Domenico Modugno, Renato Carosone e Tony Renis. Sul palco la Cantagallo racconterà il viaggio di Crocetti padre, che nel 1913 trovò successo e fortuna negli Usa, grazie anche alla nascita quattro anni dopo di suo figlio Dino Paul.

La cantante italo-canadaese Dia (Andrea Di Bartolomeo)

La musica sarà protagonista anche con la presenza di una delle due donne premiate: la splendida cantante italo-canadaese Dia (Andrea Di Bartolomeo), cantautrice internazionale, nata a Toronto da una famiglia di origini italiane è cresciuta con forti tradizioni che la legano alle sue radici. I nonni di Dia emigrarono dall’Abruzzo e dal Molise a Toronto. La musica è di famiglia: il nonno materno Antonio Silvani era un musicista originario di L’Aquila con cui Dia ha iniziato a esibirsi a soli 11 anni con la sua orchestra, cantando musica italiana in eventi e feste per gli emigrati. Anche i suoi genitori sono musicisti: mamma Manuela cantante e papà Dino batterista rock. Dia canta in ben 32 lingue, forte della sua laurea in Etnomusicologia. Il suo stile musicale e la sua versatilità sono impressionanti. L’anno scorso ha pubblicato in Canada “Limonata”, bellissimo brano da lei scritto, prodotto, interpretato in un video interamente realizzato da questa poliedrica artista un po’ in Canada e un po’ nella Costiera Amalfitana. “Sono orgogliosa di ricevere questo premio – ci ha dichiarato Dia – perché mi sono sempre sentita così vicino alla cultura italiana e abruzzese. Sono cresciuta coi miei nonni e mi sono sempre sentita molto italiana a Toronto.

Un’altra impressionante donna abruzzese nel mondo premiata è Antonella Santuccione medico e ricercatrice a Zurigo nel campo delle malattie degenerative, come il morbo di Alzheimer ma anche la schizofrenia. È co-fondatrice e ceo pro-bono del Women’s’ Brain Project, organizzazione internazionale senza scopo di lucro con sede in Svizzera che studia le differenze di sesso e genere nel cervello e nelle malattie mentali. Attualmente, Santuccione ricopre la posizione di chief medical officer in Altoida, azienda di neurologia di precisione che utilizza l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata per la diagnostica non invasiva della salute del cervello. Dal 2018 è inserita tra le prime 100 donne più influenti in Svizzera ed è stata nominata “Donna dell’anno” dalla rivista “Women in business”. Chissà se sul palco ripeterà ciò che ci ha rivelato, facendo tirare all’intera umanità un sospiro di sollievo: “L’Alzheimer e le malattie neurodegenerative in 15 anni saranno curabili e prevedibili, grazie alla medicina di precisione, quella della pillola blu per i maschi e della rosa per le femmine”.

Vincenzo Di Nicola, cresciuto professionalmente in Silicon Valley

Di intelligenza artificiale si occupa soprattutto Vincenzo Di Nicola, emigrato da giovane in Usa, cresciuto professionalmente in Silicon Valley (esordi in Yahoo, poi Microsoft) e tornato in Italia per creare prosperità nel suo Paese. Ha ricevuto un “Master in Computer science” dalla californiana Stanford University, la più selettiva e riconosciuta come la migliore al mondo per l’Informatica. Ha studiato anche all’Università di San Diego, ottenendo per due volte onori universitari e proseguendo con un periodo di ricerca accademica. Ha conseguito una Laurea con lode in Ingegneria informatica all’Università di Bologna, la più antica al mondo. Di Nicola è stato il pioniere nei pagamenti mobili, co-fondando GoPago, startup finanziata da JpMorgan e la cui tecnologia è stata poi venduta ad Amazon. Nel 2015 ho co-fondato Conio, compagnia per le cryptovalute che ha ricevuto in totale 20 milioni di dollari di investimenti da parte di società come Poste e le banche Sella e Generali. Di Nicola insegna corsi di Informatica rivolti agli studenti delle superiori e nel 2008 ha creato il Premio Di Nicola per gli studenti abruzzesi con un premio di mille euro per spronarli allo studio della Matematica e far prendere loro consapevolezza delle proprie capacità. Da poco è responsabile della digitalizzazione dell’Inps.

L’imprenditore Mario Danieli

Il quarto Premio andrà a Mario Daniele, imprenditore “enfant prodige” a 14 anni, quando ha aperto un negozio di elettrodomestici nella sua città natale di Castelnuovo (Teramo). Poi il suo servizio nell’Aeronautica militare lo ha portato poi negli Usa, dove ha conosciuto sua moglie Flora, originaria dello stesso paese teramano. Mario e Flora hanno trascorso un po’ di tempo in Michigan, dove hanno avviato la Mario’s Pizzeria nei sobborghi di Detroit. Quindi a Rochester dove per più di un quarto di secolo hanno posseduto e gestito numerose attività di successo: la stesso brand delle pizzerie e Daniele Imports, Mario’s italian steakhouse, Bazil-A Casual italian kitchen, Mario’s Homemade Pasta Kitchen e Crab Shack. Nel 2004, Mario e i suoi due figli, Anthony e Danny, hanno aperto il complesso di Southpoint Marina a Irondequoit Bay. Nel 2016 hanno acquisito l’Hotel Country inn & suites a Brighton e la costruzione del Bellagio Waterfront Marina. Come famiglia, hanno anche posseduto e gestito tredici sedi di Royal car wash. Su Daniele ha scritto un libro il collega Goffredo Palmerini.

I premi Crocetti a Veleno e Berardi: il primo collabora con Rai, Sky, La7, Mediaset e Reuters, come videoreporter inviato anche all’estero e in guerre (Ucraina). Ultimamente ha seguito la scomparsa della Regina Elisabetta a Londra, I disastri di Cutro e dell’Emila Romagna. Ha diretto diversi cortometraggi e ha all’attivo moltie regie cinematografiche e tv. Nel 2022, il Premio Ennio Flaiano gli ha conferito a Pescara il “Pegaso d’oro” per la Fotografia del film di Davide Cavuti “Un marziano di nome Ennio”.

Berardi è, infine, un pittore astratto, informale e già impressionista, attivo dagli anni 60 anche come docente d’arte nelle superiori. Talmente rinomato da essere insignito dei titoli sia di Cavaliere sia di Commendatore. E’ stato anche emigrato  in Svizzera, dove ha avuto come maestro Max Ernst a Zurigo e Mario Schifano, Franz Borghese, Remo Brindisi e Michele Cascella in Italia, dove ha esposto ovunque. Oltreconfine in Austria, Barbados, belgio, Germania, Londra, Parigi e Russia.

Pierluigi Spiezia

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