Spagna, la crescita rallenta leggermente mentre i prezzi tornano a salire

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MADRID – Vacanze più care, crescita economica più moderata. I dati economici pubblicati oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica mettono in luce tendenze meno positive per la Spagna rispetto a quelle evidenziate da numeri recenti. Anche se si tratta sempre di una situazione migliore a quella di molte altre economie europee. Tra aprile e giugno, il Pil è salito dello 0,4%, mentre nel trimestre precedente la crescita era stata dello 0,5%. In aumento l’inflazione, che a luglio passa, secondo il dato preliminare dell’INE, dall’1,9% di giugno al 2,3%.

Per quanto riguarda l’andamento generale dell’economia, la differenza sostanziale rispetto al primo trimestre riguarda le esportazioni, in netto calo (-4,1%) e quindi in tendenza contraria rispetto a quanto accaduto tra gennaio e marzo (+5,6%) o nel primo semestre del 2022. Un dato tuttavia compensato dalla crescita della domanda interna (+1,9%).

I settori che hanno dato più spinta al Pil sono stati quelli della costruzione, dell’informazione e dei servizi e delle attività artistiche e ricreative. D’altro canto, cala nettamente il rendimento delle attività agricole (-8,4%).

L’impressione generale, sottolineano i principali media del Paese, è comunque di un’economia dotata di buona robustezza, anche se non estranea ai segnali di rallentamento che si stanno susseguendo anche a livello europeo. La crescita anno su anno, in effetti, è stata in questo caso dell’1,8%, mentre negli otto trimestri precedenti era sempre stata almeno del 3%.

“Il buon andamento del mercato del lavoro spagnolo riflette la solidità dell’economia spagnola in questa parte dell’anno”, ha commentato la vicepremier e ministra dell’Economia Nadia Calviño. “Il pil ha continuato a crescere negli ultimi due trimestre, spinto sempre più dalla domanda interna rispetto al rallentamento dell’economia europea”. La ministra si dice quindi “non sorpresa” dal fatto che il Fondo Monetario Internazionale abbia alzato fino al 2,5% la previsione di crescita nel 2023 per la Spagna.

Per quanto riguarda i prezzi, a fare la differenza sulla nuova accelerazione dopo il calo considerevole registrato tra maggio e giugno (dal 3,2% all’1,9%) sono state soprattutto le categorie dei carburanti e dei pacchetti turistici. “L’inflazione rimane moderata, ma ancora non è sotto controllo”, sottolineano dal sindacato Comisiones Obreras.

Un dato da tenere in considerazione è quello dell’inflazione sottostante, ovvero calcolata senza tenere in conto alimenti freschi e prodotti energetici: se a giugno era del 5,9%, ora è salita al 6,2%. “Le aziende continuano ad arricchirsi a discapito dei lavoratori”, è il commento a proposito dell’altro principale sindacato del Paese, UGT.

Redazione Madrid

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