Sport, le novità sul calciomercato italiano

Victor Osimhen festeggia il gol
Victor Osimhen festeggia il gol. ANSA / SERENA CAMPANINI

MADRID. – Tutto secondo pronostico: dopo un avvio in sordina, a meno di un mese dall’inizio del campionato, finalmente si infiamma il calciomercato. Per tutte le squadre italiane (grandi comprese), almeno inizialmente, l’imperativo era quello di “vendere prima di acquistare”. E così è stato per Napoli, Inter, Milan, Roma, Juventus e Lazio. Tutte le big (tranne la Roma, che ha sposato la politica dei parametri zero) hanno dovuto prima eliminare dal bilancio pesanti fardelli, cedendo qualche pezzo pregiato per fare cassa.

E allora, addio a giocatori come Kim, Tonali, Lukaku, Brozovic, Di Maria, Milinkovic Savic, solo per citarne alcuni. Già da qualche giorno, poi, è arrivato il via libera per i nuovi acquisti, quelli destinati, almeno nelle intenzioni, a far fare alle big del nostro calcio un ulteriore salto di qualità.

Il Napoli, sulla carta, è la squadra da battere, non fosse altro per lo scudetto che si è cucita sul petto. Certo è che, tuttavia, qualche perplessità affiora all’orizzonte e ci si chiede se vi fosse proprio bisogno di dar vita a tale rivoluzione: se ne è andato Spalletti (e la panchina è stata affidata a Rudi Garcia) ed è partito anche un pilastro della difesa come Kim. Persino la presenza di Osimhen non è data per certa.

Pecunia non olet, certo, ma sul piano tecnico, ora, la squadra azzurra appare un po’ indebolita. Trattasi dell’ultima scommessa di Aurelio De Laurentiis che, a dire il vero, anche lo scorso anno optò per la politica del rischio, cedendo giocatori del calibro di Koulibaly, Mertens, Insigne e Fabian Ruiz. Ma sappiamo tutti com’è andata. Certo, i miracoli non accadono due volte, ma la sensazione è comunque che il calciomercato del Napoli, al di là del buon acquisto dell’attaccante Folorunsho, subirà un’accelerazione proprio all’inizio della prossima, decisiva, settimana.

Le ultime notizie sull’Inter parlano di addii milionari e anche di cessioni delittuose sul piano squisitamente tecnico. Non sarà certo facile, infatti, rimpiazzare campioni del calibro di Brozovic, Lukaku, Onana, Skriniar, Dzeko. Per ora, le novità più succose in casa nerazzurra hanno il volto di Frattesi, Thuram e Cuadrado. In attesa di qualche altro colpo in entrata, Simone Inzaghi prova a far quadrare comunque il cerchio.

Stessa cosa deve fare il suo dirimpettaio cittadino, Stefano Pioli. Dopo il terremoto successivo all’ingenerosa defenestrazione di Paolo Maldini e all’addio al football del totem Ibrahimovic, il masochismo rossonero è proseguito con la cessione del suo uomo del futuro, Sandro Tonali. In cambio, ecco però tanti milioni da investire sul mercato: sono arrivati, in modo forse un po’ compulsivo, giocatori come Loftus-Cheek, Pulisic, Reijnders, Okafor e Chukwueze. Il trionfo dell’esotico, al quale, sperano i tifosi del Diavolo, faccia seguito anche un adeguato rendimento in campo.

Anche la Juventus del sempre in sella Allegri è un’incognita: per ora, di succoso, è arrivato il solo Timothy Weah e Di Maria, Cuadrado e Paredes hanno dato l’addio. La Roma è sempre più innamorata del suo condottiero Mourinho: più lo dichiarano lontano dalla Capitale, più lui ci prende gusto a proseguire un progetto eccellente, che finora lo ha portato a raggiungere in due anni, altrettante finalissime europee.

Il resto lo sta facendo l’abilità (non da tutti riconosciuta) del DG Thiago Pinto, che ha fin qui portato a Roma parametri zero dal nobile pedigree, come Ndicka e Aouar, più lo stantuffo di fascia danese Kristensen. E il bello deve ancora venire: si inseguono Scamacca e Morata, per irrobustire un attacco assai sterile.

Colpi importanti si attendono anche da Atalanta, Fiorentina e Lazio: per ora, il mercato bergamasco è fermo a Cambiaghi, Adopo, Kolasinac e Bakker, quello della Viola ad Arthur e Parisi.

(Redazione/9colonne)

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