Il decreto Alluvione è legge, due miliardi per l’Emilia Romagna

Si spala nel fango dopo l'alluvione in Emilia-Romagna.

ROMA. – Mentre l’Italia è flagellata dagli uragani al nord, dal caldo africano al centro e dagli incendi al sud e sulle isole, la Camera approva oggi in via definitiva il decreto Alluvione, che però si riferisce agli eventi estremi avvenuti in primavera in Emilia-Romagna: il segno che l’emergenza climatica, almeno nel nostro Paese, sta veramente diventando strutturale.

Due miliardi di euro in tutto, è l’ammontare del decreto, che impegna più o meni tutti i ministeri coinvolti: tra gli interventi, 580 milioni per la cassa integrazione per chi si trova impossibilitato a lavorare a causa dei danni dell’alluvione. 

Fondi anche la scuola (20 milioni), per l’università (3,5 milioni), per le imprese agricole, sospesi gli adempimenti burocratici come mutui, bollette, multe. Infine, 200 milioni serviranno per irrobustire il fondo per le emergenze nazionali. 

Tra i principali punti trattati dal decreto, anche la creazione di un sistema di allerta precoce che utilizzi tecnologie avanzate per monitorare e prevedere eventi alluvionali, allo scopo di avvertire le persone interessate in modo tempestivo. 

E poi un piano di gestione degli impatti delle alluvioni che definisca le azioni da intraprendere in caso di emergenza, inclusi i protocolli di evacuazione e di salvataggio. Ma il decreto convertito in legge prevede anche il finanziamento di programmi di prevenzione delle alluvioni, come ad esempio l’adeguamento delle infrastrutture esistenti per ridurre gli effetti delle alluvioni o la demolizione e riqualificazione delle aree a rischio, e l’istituzione di misure di assistenza e supporto alle vittime delle alluvioni, inclusi aiuti finanziari per la riparazione e il ripristino delle proprie abitazioni e infrastrutture.

Il governo ha posto la questione di fiducia sul provvedimento, giudicato però “inadeguato” dal Partito democratico. “Il governo ha messo in atto azioni e posture inadeguate, scomposte e inopportune – ha detto in dichiarazione di voto la romagnola Ouidad Bakkali –  

“Dopo le posture e le azioni messe in campo con due decreti che nella loro somma risultano ampiamente insufficienti sul piano delle risorse, si è giunti finalmente alla nomina del Commissario Figliuolo al quale auguriamo buon lavoro e di cui apprezziamo le capacità e lo spirito di sacrificio, ma la dotazione a sua disposizione per fronteggiare i bisogni – è molto lontana dalla quantificazione dei 9 miliardi che è stata fatta”. 

Per Forza Italia invece “Il dl alluvioni è frutto di un lavoro attento, rapido ed efficace, per un provvedimento di primaria importanza per la Nazione. I due decreti, Alluvione e Ricostruzione, sono stati convertiti a tempo di record, al fine non solo di risollevare le zone colpite dalla terribile Alluvione dello scorso maggio ma altresì porre le condizioni per uno schema di ricostruzione che sia unitario tra più territori colpiti”.

(Redazione/9colonne)

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