Cultura, salario minimo, clima: Schlein all’attacco del governo

La segretaria del Pd, Elly Schlein, in una foto di @imagoeconomica

ROMA. – “Siamo al fianco della protesta delle studentesse e degli studenti, che ringraziamo per questa battaglia fatta non per sé ma per le prossime generazioni. Studentesse e studenti che hanno diritto a luoghi di cultura che siano liberi e indipendenti. È chiaro che stiamo assistendo a un ulteriore tentativo rispetto a quanto già visto in questi mesi, ricordando la vicenda del commissariamento di Inps e Inail o quelle che riguardano i luoghi dell’informazione pubblica.

Non solo vediamo sete di potere e di posti, ma a questa si aggiunge un disegno, che è quello del controllo sui luoghi di produzione di immagini e di immaginari, e che noi non possiamo e non vogliamo accettare in un paese come il nostro”.

Così la segretaria del Pd Elly Schlein, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, dopo il  via libera delle commissioni Affari costituzionali e Lavoro di Montecitorio all’emendamento del centrodestra che interviene sull’organizzazione del Centro sperimentale di cinematografia.

“Supportiamo questa battaglia portata avanti con coraggio dalle studentesse e gli studenti – continua  – con un messaggio: giù le mani dal cinema e dalla libertà e dall’indipendenza dei luoghi della cultura e dell’informazione”. “Chiediamo al governo di ascoltare le preoccupazioni del comitato degli studenti e di ripensarci, sono ancora in tempo” aggiunge la leader dem.

Schlein commenta così poi le parole del premier Giorgia Meloni in tema di salario minimo: “Faccio fatica a capire come si possa definire slogan la condizione materiale di tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori, che sono poveri anche se lavorano.

Questa è un’emergenza di questo paese su cui più volte abbiamo discusso in questi mesi, sono state bocciate risoluzioni e odg di novembre di tutte le opposizioni sul salario minimo, abbiamo avuto una discussione di circa 4 mesi ricca di audizioni e approfondimenti, quindi hanno avuto tutto il tempo per pensare ed elaborare. Noi ribadiamo: siamo disponibili al confronto ma servono atti concreti, non dichiarazioni e abbiamo chiesto il ritiro dell’emendamento soppressivo”.

In relazione al clima impazzito che investe l’Italia, la segretaria del Pd invece sottolinea: “Abbiamo visto in queste ore eventi climatici estremi che stanno sconvolgendo tutto il territorio nazionale da sud a nord, in un’Italia divisa in due tra incendi, nubifragi, grandinate. Abbiamo molta urgenza di affrontare l’emergenza climatica, non si può più aspettare, abbiamo visto che oggi ci sono stati anche dei morti.

Chi nega l’emergenza climatica non aiuta a risolvere questa drammatica situazione in cui versa un paese non a caso definito hotspot dei cambiamenti climatici, particolarmente esposto. Siccome la scienza ce lo dice da molto tempo, non capiamo cosa stia aspettando il governo che è in carica da almeno 9 mesi e che ancora su questo non ha fatto nulla, se non chiedere di evitare allarmismi mentre ci sono lavoratrici e lavoratori che muoiono di caldo, questione su cui chiediamo di intervenire con misure serie”.

(Redazione/9colonne)

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