Ecco Caronte bis: picchi fino a 48° al Sud, temporali al Nord

Caronte bis. (elaborazione ilmeteo.it)

ROMA. – Continua l’instabilità meteo. Nel corso della settimana appena iniziata il tempo sull’Italia risulterà piuttosto movimentato: il nostro Paese infatti si troverà proprio a metà tra un’ennesima avanzata dell’anticiclone africano Caronte e un insidioso break temporalesco. Il rischio, elevato, è quello di eventi estremi derivanti da questo tipo di contrasti: si teme soprattutto la grandine.

Così come si teme per i violenti nubifragi, come quello che si è abbattuto a Milano e nell’hinterland, oggi, intorno alle 13.40 causando danni e guasti. La linea M2 della metropolitana è stata chiusa perché alcuni rami sono finiti sui binari. Le piante cadute in diverse strade hanno danneggiato anche alcuni tratti della rete elettrica di alimentazione dei mezzi di Atm, azienda del trasporto milanese. Il Centro funzionale monitoraggio rischi della Regione Lombardia ha emanato una nuova allerta arancione (rischio moderato) per possibili temporali nelle prossime 24 ore.

Tra domani e dopodomani l’ingresso di aria fresca e instabile in quota provocherà un vero e proprio break temporalesco. A causa della tanta energia in gioco (umidità e calore nei bassi strati dell’atmosfera trasportati in precedenza dall’anticiclone Caronte) e dei forti contrasti tra masse d’aria completamente diverse, si verranno a creare le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scatenare, localmente, forti colpi di vento e grandinate.

Le regioni maggiormente a rischio saranno tutte settentrionali: Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sul resto del Paese l’anticiclone africano Caronte dovrebbe riuscire a dominare ancora incontrastato, garantendo tanto sole e caldo.

Secondo Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, si tratta di nuova pulsazione sul bacino del Mediterraneo dell’alta pressione di origine sub-tropicale, che provocherà l’ennesima ondata di calore con temperature che saliranno ancora ben oltre i 37-40°C su molte delle nostre regioni, in particolare su quelle centro-meridionali e sulle due Isole Maggiori. Su Puglia, Sicilia e Sardegna sono previsti picchi massimi fin verso i 45-48°C.

i danni nel Milanese 

Raccolti devastati, tetti scoperchiati e piante sradicate per effetto delle trombe d’aria e delle violente grandinate che si sono abbattute sul Milanese già nella serata di sabato: è questo l’esito del primo monitoraggio dei danni del maltempo effettuato dai tecnici della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza sul territorio.

Nell’area metropolitana i chicchi di ghiaccio uniti a vortici di forte vento hanno colpito un’ampia fascia di comuni tra la periferia est del capoluogo lombardo e i confini con la bassa bergamasca. Completamente distrutte le coltivazioni in campo, dal mais pronto per essere raccolto alla soia. Secondo le prime stime le tempeste di ghiaccio hanno flagellato centinaia di ettari oltre a scoperchiare i tetti delle cascine, delle stalle e dei capannoni.

“La grandine – conferma Alessandro Rota, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza – ha investito un’intera fascia di comuni tritando ogni cosa, tetti delle cascine e dei capannoni compresi. In altre occasioni se la tempesta si portava via il foraggio potevi rivolgerti al vicino che non era stato coinvolto, ma stavolta a vari livelli sono stati più o meno coinvolti tutti. Con le amministrazioni locali e le istituzioni come Coldiretti stiamo valutando la richiesta urgente di calamità naturale per far fronte ai danni ingenti subiti”.

“Io in 60 anni non avevo mai visto niente del genere – dichiara Cesare Mascheroni, agricoltore di Melzo – Qui intorno è un vero disastro: nei campi non si è salvato nulla. Quest’anno avevo deciso di non coltivare riso e ho puntato sulla soia: non ne è rimasta in piedi nemmeno una pianta”.

(Redazione/9colonne)

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