MADRID – Una possibile falsa partenza proprio all’inizio della tappa conclusiva. L’ultima settimana di campagna elettorale prima del voto nazionale in Spagna è cominciata con una bufera che ha investito il candidato favorito dai sondaggi, il leader del Partito Popolare Alberto Núñez Feijóo. Tutto è matp da una sua dichiarazione di stamattina su TVE. “Il nostro partito non ha mai smesso di rivalutare le pensioni in base all’inflazione”, ha affermato in risposta a una domanda di uno degli intervistatori sui suoi impegni elettorali in materia. L’affermazione è stata smentita dall’altra giornalista in studio, Silvia Intxaurrondo, che ha ricordato come ciò non sia avvenuto “nel 2012, nel 2013 e nel 2017”. Successivamente, lo stesso Feijóo ha definito su Twitter “inesatta” l’esternazione contestata.
Come aveva ricordato fra altri il sito di fact checking Newtral, sia nel 2012 sia nel 2013 (durante il primo mandato di governo del popolare Mariano Rajoy) il PP alzò in termini generici le pensioni dell’1%, mentre l’inflazione media annuale fu, rispettivamente, del 2,4% e dell’1,4%. Nel 2013, la pensione fu incrementata al di sopra dell’inflazione (2%) solo nel caso di quelle inferiori ai 1.000 euro. Infine, nel 2017, con l’inflazione al 2%, l’incremento delle pensioni fu dello 0,25%.
Di fronte alla smentita da parte di Intxaurrondo, inizialmente Feijóo ha messo in dubbio l’esattezza dei dati citati dalla giornalista, invitandola a “rivederli”. Subito dopo, si è detto disposto a “chiedere scusa” in caso di proprio errore, sfidando tuttavia l’interlocutrice a verificare l’affermazione secondo cui il PP “ha sempre votato a favore di rivalutare le pensioni” e chiedendole una “rettifica” nel caso in cui la svista fosse di lei.
Dopo la trasmissione, Feijóo è parzialmente tornato sui suoi passi. “Ribadisco che il PP non ha mai congelato le pensioni mentre il PSOE sì, e con il voto di Sánchez”, ha scritto su Twitter riferendosi all’attuale premier. “Il PP ha aumentato le pensioni ogni anno e il PSOE no. Anche quando sarebbe stato facile congelarle, come ha fatto il PSOE, le abbiamo alzate”.
Inoltre, il leader popolare ha sostenuto di non aver “nessun problema nel chiarire un’affermazione se questa è stata inesatta”, mettendo a confronto la propria predisposizione con “l’arroganza” del rivale socialista, che “non gli permetterebbe mai di farlo.
Le dichiarazioni odierne di Feijóo sono state al centro dei principali attacchi di giornata da parte dei suoi rivali. “Feijóo non dice la verità neanche al medico”, ha detto Sánchez stesso nel corso di un comizio a Huesca, dove si è recato facendo una pausa dal vertice Ue-Celac in corso a Bruxelles. “La verità è che PP e VOX hanno votato contro la rivalutazione delle pensioni”, ha aggiunto, “no alle menzogne e sì al progresso”.
Sulla stessa onda sono state alcune affermazioni di Yolanda Díaz, ministra del Lavoro e leader di Sumar. “Tutta la Spagna ormai conosce Feijóo, che fa delle bugie il suo metodo di disimpegno politico”, ha detto in un comizio a Pamplona (Navarra), dove tra l’altro è stata accompagnata dalla segretaria generale di Podemos Ione Belarra (altresì ministra dei Diritti Sociali). “L’unico programma con cui si presenta il Partito Popolare a queste elezioni è quello della menzogna”, ha detto quest’ultimo.
Interpellato sulle frasi di Feijóo e sulle proprie intenzioni rispetto alle pensioni, il leader di Vox Santiago Abascal ha invece detto: “Noi riteniamo che non si possa accettare che i nostri anziani perdano potere d’acquisto, né gli anziani, né i lavoratori, né nessun altro”.
Redazione Madrid