Lettera alla “Voce” – Comites di Madrid, uniti nell’interesse comune

Parafrasando Leopardi si potrebbe dire “navegar m’é dolce in questo mar”; un mare che accomuna naviganti di diverse origini, di diverse culture, di diversi interessi eppure uniti nell’interesse comune di una buona navigazione. Certo ogni tanto un vento di Libeccio ostacola la buona navigazione ma un buon capitano arma una Bolina  o meglio una Bolina stretta e la navigazione puó riprendere tranquillamente.

Dopo un anno e mezzo di esperienza del nuovo Comites di Madrid, mi sento di dire come Consigliere che è valsa la pena dedicare tempo ed esperienza a questo difficile compito di servizio alla comunitá Italiana residente in Spagna.

Sulla terra ferma una buona “ navigazione” si concreta con conoscenza dei fatti, chiarezza nelle informazioni e capacità di valutazione libera di pregiudizi  e di “ignoranza” nel senso grammaticale della parola e cioé  “ ignorare i fatti”. Il rischio è di generare giudizi frettolosi e magari anche condanne basate sull’equivoco e sul malinteso.

Non vedo nell’attuale Comites composto da diverse  personalità, nessun comportamento contrario alla navigazione, vedo invece dei grossi malintesi che se non chiariti potrebbero, questi sì, portare la nave ad entrare in un mare in tempesta.

Ma sono sicuro che un buon Capitano sa come evitare le ire di Nettuno e di Eolo.

Si suol dire “ambasciatore non porta pena”, forse qualcuno non conosce questo vecchio e saggio detto popolare; riferire una informazione non vuol dire condividerla, svolgere una missione pubblica, quindi conosciuta e concordata ai massimi livelli, non vuol dire “ cospirare contro”.

Un “ avviso ai naviganti”  mi sento di farlo: lasciamo stare quell’aspetto della filosofia napoletana che dice “ adda passà a nuttata”, il tempo puó guarire ferite ma le  puo anche incancrenire .

Dialogo, chiarezza, sinceritá , solo questo ci vuole per una buona navigazione.

Franco Savoia

(Membro del Comites di Madrid)

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