La Juve mette alla porta Bonucci: fuori rosa e libero di cercarsi una nuova squadra

Juventus
Bonucci si sfoga contro Allegri. (foto archivio)

MADRID. – Tredici anni di Juve non si scorderanno tanto facilmente. Eppure, c’è chi ha deciso di passare sopra a tutto. Sopra ai sentimenti, sopra ai ricordi, sopra alle tante stagioni di (onorata) militanza. Così come sopra ai trofei e ai tanti successi costruiti insieme.

La storia tra la Juventus e Leonardo Bonucci scorre verso i titoli di coda: il new deal bianconero, che ha il volto risoluto di Cristiano Giuntoli e Giovanni Manna, ha comunicato ieri al 36enne difensore che non rientra più nei piani della società. Si allenerà a parte e non parteciperà alle prossime tournée dei bianconeri.

Il capitano (scomodo) di tante battaglie 

Delitto di lesa maestà o inappellabile decisione da parte di un club che ha deciso di intraprendere la strada della ricostruzione, certo è che la notizia ha ben presto fatto il giro del mondo. Leonardo Bonucci è stato dal 2010 (tranne una breve parentesi di un solo anno nel Milan) una delle bandiere della Juventus, il capitano coraggioso che, sempre, ci ha messo la faccia.

Colui che, con la maglia a strisce verticali bianconere, ha vinto 8 scudetti, 4 coppe Italia e 5 Supercoppe di Lega, partecipando anche a due finali di Champions League, senza dimenticare i suoi successi internazionali (Europeo 2020 con la Nazionale azzurra).

Non un campione di simpatia, forse, Leonardo Bonucci. Ma certamente un personaggio che, alla Juve, ha scritto una storia importante, leader non tanto silenzioso dello spogliatoio per anni, punto di riferimento (severo) per i numerosi giovani che, negli ultimi anni, hanno vestito la maglia bianconera.

La storia di un rapporto difficile con Allegri 

Eppure, la notizia del definitivo stop all’avventura di Bonucci alla Juventus non arriva del tutto inaspettata. Nel corso degli anni, qualche crepa già si era manifestata. Con l’allenatore, Massimiliano Allegri, leader della panchina bianconera del passato e anche del prossimo futuro, i rapporti non sono mai stati idilliaci.

Come quando, eravamo nel febbraio 2017, il calciatore ebbe un diverbio in campo con Allegri, durante una gara contro il Palermo allo Stadium. Volarono parole grosse (da parte del mister), il quale se la legò al dito e, in occasione della successiva partita di coppa ad Oporto, spedì Bonucci in tribuna. Celebre l’immagine del calciatore, sconsolato, ripreso dalle telecamere mentre sedeva su un precario sgabello in tribuna, defilato rispetto a tutti gli altri dirigenti juventini. Un’anima in pena. E in castigo.

I rapporti si scoloriscono, Bonucci l’anno successivo se ne andò al Milan e tutto sembrò finire per sempre. Ma il colpo di scena è dietro l’angolo: dopo un anno decisamente incolore, il calciatore, tornò alla Juventus. Sembrava una bella storia a lieto fine, come quella di un figliol prodigo tornato sulla retta via.

Almeno fino al 2021, quando Max Allegri tornò anche lui a Torino, accogliendo Bonucci con un non certo amichevole “Leo rivuole la fascia da capitano? Se ne era andato, se la vuole se la compra e ci gioca in piazza”. Frase che nascondeva un’evidente incompatibilità fra i due. Ieri, l’ultimo coup de théâtre: Bonucci messo alla porta dalla Juventus, che lo invita senza mezzi termini a cercarsi una nuova squadra. Sic transit gloria mundi.

(Redazione/9colonne)

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