Wimbledon, Sinner all’esame Djokovic: chi vince va in finale

Jannik Sinner esulta dopo la vittoria. (ANSA)

MADRID. – Ci siamo. Il conto alla rovescia è iniziato. Venerdì, poco dopo l’ora di pranzo, Jannik Sinner scenderà in campo tra le affascinanti atmosfere del campo centrale di Wimbledon per un appuntamento con la storia di quelli che possono cambiarti la vita: la sfida a Djokovic è il premio ad una carriera in crescendo, con l’altoatesino pronto a scrivere il proprio nome nella lista dei grandissimi del tennis.

Tra la prestigiosa finale di Wimbledon e Sinner, dunque, c’è solo un ultimo ostacolo: si chiama Novak Djokovic, il 36enne campionissimo di Belgrado che, da prima donna navigata, sa già come affrontare match di questa intensità emotiva. Lo sa un po’ meno l’azzurro, che ha raggiunto per la prima volta nella sua carriera una semifinale del torneo del Grande Slam ed ora affronterà il numero due al mondo.

Djokovic, il re che sul centrale di Wimbledon non perde da 10 anni 

Dopo aver battuto con una certa nonchalance il russo Safiullin in quattro set (6-4, 3-6, 6-2, 6-2), ora il ragazzo di San Candido dovrà affrontare forse l’ostacolo più difficile. Quel Djokovic che ha liquidato il russo Rublev in quattro set e che non perde sul centrale di Wimbledon da ben 10 anni. Novak ha trionfato 7 volte nel tempio londinese del tennis (vincendo le ultime 4 edizioni disputate). Davvero numeri da capogiro.

Sinner, un appuntamento con la storia e la pasta come portafortuna 

Impresa disperata per l’italiano? Niente affatto, perché Sinner ha dimostrato di stare bene, sia fisicamente che mentalmente, pronto dunque a giocarsi tutte le sue carte contro un avversario blasonato. E poi c’è la storia del tennis italiano, come detto, a stimolare e non poco questo ragazzone di 21 anni che viene dalle montagne: Jannik sarà infatti il terzo azzurro in semifinale a Wimbledon dopo Pietrangeli (1960) e Berrettini (finalista nel 2021).

Ce n’è quanto basta, dunque, per preparare al meglio un pomeriggio da ricordare. Questa vigilia (mancano ancora due giorni al grande evento) per Sinner sta scivolando via abbastanza tranquilla. Le abitudini, sono quelle di sempre. E anche le notti scorrono in relax, perché non sarà certo lo spettro di Djokovic a turbare i sonni di questo ragazzo, che fa della serenità la sua arma vincente.

Dunque, tutto come se fosse un match come gli altri: allenamento un paio d’ore al giorno, abbondanti momenti di riposo e cenetta semplice e leggera, a base di pasta al pomodoro. Un vero toccasana per Jannik, anche da un punto di vista scaramantico (lo ha confidato lui alla stampa, ieri). E che il countdown abbia inizio.

(Redazione/9colonne)

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