“Caso camici”, definitivo il proscioglimento per Attilio Fontana

Il presidente di regione Lombardia Attilio Fontana all'assemblea generale di Assolombarda 2023. Milano 3 Luglio 2023. ANSA / MATTEO BAZZI

ROMA. – E’ definitivo il proscioglimento del governatore della Lombardia Attilio Fontana, per il cosiddetto “caso camici” scoppiato durante l’emergenza pandemica: la Corte di Appello di Milano ha infatti confermato la sentenza di assoluzione già arrivata in primo grado con la motivazione che il fatto non sussiste.

“Sono contento e mi aspettavo questa conferma perché ho sempre agito nell’interesse dei Lombardi che ho l’onore di rappresentare – scrive su Facebook Fontana – Su questo “Caso Camici” hanno parlato in tanti, a sproposito e dal divano di casa, mentre qui in Regione tutti, dirigenti, dipendenti, staff, lottavamo in prima linea lasciando perdere le polemiche.

Voglio ringraziare gli avvocati e chi non ha mai dubitato del nostro operato e ci ha dato la forza di andare avanti, nonostante tutto. Grazie, grazie di cuore. Spero che questa notizia arrivi a quante più persone possibile, perché dopo il discredito, venga ristabilito il giusto riconoscimento a chi, per mesi e anni, ha lavorato sodo e in silenzio. Ora al lavoro”.

Il caso

Il caso si era aperto quando, in era Covid-19, era emerso un potenziale conflitto di interesse a causa del fatto che il suo governo regionale avesse acquistato molte migliaia di camici da una ditta legata alla famiglia, nello specifico alla moglie di Fontana, con prezzi molto superiori a quelli di mercato.

Inoltre, sono stati sollevati dubbi sulla qualità dei camici acquistati. Fontana ha sempre respinto le accuse, affermando che l’affare fosse stato condotto in modo trasparente e che la sua famiglia non aveva beneficiato finanziariamente dall’acquisto.

(Redazione/9colonne)

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