Sondaggio del CIS: PP in testa, ma un governo di sinistra è possibile

MADRID – Il CIS resta contro corrente. Mentre la maggior parte dei sondaggi pubblicati recentemente da società private in Spagna dà alla destra maggiori possibilità di vittoria alle prossime elezioni generali, in programma il prossimo 23 luglio, l’ente pubblico propone un pronostico ribaltato: il Partito Popolare sarebbe infatti sì primo partito, ma a causa del netto crollo degli ultraconservatori di Vox non riuscirebbe a ottenere la maggioranza assoluta neanche in coalizione con questi ultimi. D’altro canto, il Partito Socialista del premier Pedro Sánchez e Sumar della vice Yolanda Díaz potrebbero avere numeri sufficienti per governare.

Il “maxi-sondaggio” del Centro per le ricerche sociologiche (CIS) pubblicato oggi, realizzato nel corso del mese di giugno, è basato su un campione di oltre 29.000 interpellati. E come spesso capita, le conclusioni che ne derivano hanno suscitato diverse reazioni scettiche.

Il rilevamento demoscopico indica che il PP potrebbe ottenere alle elezioni tra 122 e 140 seggi presso il Congresso dei deputati (ora ne ha 89), mentre Vox tra 21 e 29 (attualmente ne detiene 52). Nel migliore dei casi, quindi, le due formazioni arriverebbero insieme a 169 deputati, sette in meno di quelli necessari per avere la maggioranza assoluta in Parlamento.

Molto più positive rispetto agli altri sondaggi le prospettive attribuite al centrosinistra. Il PSOE arriverebbe secondo, ottenendo tra 115 e 135 deputati, quindi potenzialmente più dei 120 attuali. Ma l’ago della bilancia potrebbe essere nelle mani di Sumar: il CIS attribuisce alla nuova coalizione di partiti della sinistra alternativa tra 43 e 50 seggi, più di quelli detenuta ora da Unidas Podemos. E così, il nuovo “movimento cittadino” promosso da Díaz si piazzerebbe in terza posizione.

Quella di un’alleanza tra la formazione di Sánchez e quella della vicepremier, stando all’ente pubblico guidato dal socialista José Féliz Tezanos, sarebbe quindi l’opzione più plausibile per determinare il colore della nuova squadra che occuperà la Moncloa. Ed entrambi i leader, nelle ultime settimane, non hanno nascosto la reciproca sintonia dopo aver lavorato insieme per tutta la legislatura sul punto di terminare.

In questo caso, il pronostico del CIS è stato ben accolto dalle formazioni della sinistra. “Questo sondaggio, come altri che stiamo vedendo, mostra molto direttamente la tendenza in ascesa del Partito Socialista” ha detto ad esempio a cronisti il ministro della Presidenza Félix Bolaños, “e questa tendenza si moltiplicherà”. Soddisfatti anche nel quartier generale di Sumar. “I dati confermano che Sumar è il voto decisivo”, ha commentato il portavoce di campagna Ernest Ustarun.

Opposta la reazione nel campo della destra. “Neanche Tezanos può ormai nascondere la vittoria di Alberto Núñez Feijóo del prossimo 23 luglio”, ha dichiarato la segretaria generale popolare Cuca Gamarra, facendo riferimento al fatto che fino al sondaggio precedente il CIS dava il PSOE in testa, a differenza di molti altri sondaggi.

I più recenti sondaggi pubblicati prima di quello del CIS, risalenti allo scorso lunedì, mostravano invece sì una sinistra in crescita, ma ancora al di sotto della destra in termini di voti e seggi. Una delle principali incognite, alla luce di quei dati, riguarda le prospettive di stabilità che potrebbero garantire i conservatori dopo il voto: nello scenario a loro più favorevole, Partito Popolare e Vox otterrebbero deputati sufficienti per superare la soglia assoluta di 176 seggi al Congresso, mentre quello più sfavorevole indica una possibile situazione di “pareggio tecnico” rispetto al centrosinistra.

Redazione Madrid

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