Roma: tutti in fila per il Pantheon, anche se a pagamento

La fila di turisti per entrare al Pantheon, anche se adesso a pagamento, 2023.ANSA/FABIO FRUSTACI.

ROMA. – Tutti in fila, come sempre. Il Pantheon a pagamento non scoraggia i turisti in giro per il centro di Roma, che anche alle 13, la punta più calda del solleone capitolino, sono diligentemente in fila in piazza della Rotonda, per visitare il monumento forse più iconico della Capitale dopo il Colosseo.

Da luglio, infatti, è previsto l’accesso non più gratuitamente ma al costo di 5 euro (ridotto a 3 per i giovani tra i 18 e i 25 anni) per i non residenti a Roma, come del resto già avviene per i monumenti e le chiese in molte delle principali città italiane ed europee.

Gli incassi saranno ripartiti tra il ministero dei Beni culturali, la Curia, che ne destinerà una parte per i poveri di Roma, e il Comune, “che dovrà, però, impegnarsi a tenere in condizioni di decoro e presentabilità la bellissima piazza antistante – sottolinea il ministro Gennaro Sangiuliano – La parte di risorse che resterà a noi sarà utilizzata per il monumento: per tenerlo in ordine, per la sua tutela e la salvaguardia, per aprire nuovi spazi”.

Sangiuliano spiega che “manterremo per questo sito l’ampio e generoso sistema di gratuità che l’Italia garantisce a tutti: dalla domenica al museo al biglietto gratis per i ragazzi fino ai 18 anni e quello ridotto per chi non ha compiuto 25 anni”. “In alcune grandi città stiamo pensando anche a una card per gli anziani, con la quale, pagando una cifra molto ridotta, si potranno visitare tutti i musei”.

“Il Pantheon è il sito museale più visitato della Nazione, con circa 9 milioni di accessi l’anno”, ha concluso Sangiuliano.  Ispirazione dei più grandi architetti del Rinascimento, il Pantheon è ufficialmente Basilica di Santa Maria ad Martyres ed ospita, tra gli altri, le spoglie di Raffaello Sanzio.

La sua origine risale al 27 avanti Cristo, ed era dedicato alle sette divinità planetarie cui si deve il nome di Pantheon, che, in greco, significa “di tutti gli Dèi”. L’edificio originario fu riedificato da Adriano tra il 118 ed il 125 d.C.. Abbandonato sotto i primi Imperatori cristiani e successivamente saccheggiato dai barbari, nel 609 d.C. fu donato a Papa Bonifacio IV che consacrò il tempio dedicandolo a Santa Maria ad Martyres.

(Redazione/9colonne)

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