Mes, Centrodestra chiede rinvio di quattro mesi: rischi da sua natura privatistica

L'aula della Camera durante la discussione generale della proposta di legge di Ratifica dell'Accordo recante modifica del Trattato che istituisce il Meccanismo europeo di stabilità (Mes), Roma, 30 giugno 2023. ANSA/ANGELO CARCONI

MADRID. – Il Mes nella sua configurazione attuale rimane “un’organizzazione intergovernativa, dunque non rientrante negli organismi dell’Unione europea e, per questo, non soggetto al controllo democratico del Parlamento europeo né a quello tecnico della Commissione europea, e questa componente privatistica può generare conflitti con la gestione pubblica della politica economica”.

È quanto si sottolinea nel documento, che porta la firma dei quattro capogruppo di maggioranza  Foti, Molinari, Barelli e Lupi, con cui le forze di centrodestra chiedono di sospendere per quattro mesi l’esame della proposta di legge di ratifica ed esecuzione dell’accordo sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità, stretto a Bruxelles il 27 gennaio e l’8 febbraio 2021.

Richiesta che è stata annunciata questa mattina in aula, al momento della discussione generale, e che sarà esaminata e posta in votazione prima di passare all’esame degli articoli del provvedimento.

All’attacco le opposizioni: “Una richiesta, quella di sospensiva, che non va assolutamente nella direzione dell’interesse nazionale – commenta la deputata Pd Lia Quartapelle, intervenuta in discussione generale – Noi pensiamo che per difendere un paese altamente indebitato come l’Italia si debba far parte dei meccanismi di assicurazione contro il rischio.

La maggioranza certamente ha le idee confuse, perché oggi non ha deciso se voterà a favore o contro la ratifica ma ne sospende l’esame, perché una parte della maggioranza la pensa in un modo, il ministro Giorgetti la pensa in un altro, Salvini non sa cosa fare della propaganda che ha fatto contro il Mes in questi mesi. Ed è qui che tengono l’Italia a bagnomaria”.

“Abbiamo una Meloni aggressiva e arrogante in casa, in preda al panico su tutti i dossier europei e su tutti i dossier che contano all’estero, a partire dal Mes, dal Pnrr e da tutte le questioni che in questo momento sono strategiche per l’Italia”: così il leader M5S Giuseppe Conte, parlando con i giornalisti a margine di un convegno al Senato.

Sul Mes, conclude l’ex premier, “il governo non ha una linea, non c’è una linea Giorgetti e non c’è una linea Meloni: non sanno che pesci prendere rispetto a un dossier importante su cui sono rivolti gli occhi di tutta Europa e cercano di prendere tempo”.

Da Bruxelles, in un punto stampa dopo il vertice europeo, il premier Meloni commenta laconicamente: “Il Mes è un tema che non mi viene posto, forse non c’è la stessa attenzione che c’è nel dibattito italiano”. Così, a “Un giorno da pecora” su Rai Radio1, il vicepremier Matteo Salvini: “Il Mes non è un argomento di attualità, in questo momento non ci serve. E io penso non ci serva neanche in futuro onestamente”.

(Redazione/9colonne)

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