Patto di governo PP-Vox in Estremadura

Sesión Constitutiva de la Asamblea de Extremadura en la XI… _ Asamblea de Extremadura
Sesión Constitutiva de la Asamblea de Extremadura en la XI… _ Asamblea de Extremadura

MADRID – Il terzo governo regionale di coalizione PP-Vox è dato ormai per cosa fatta. Con un annuncio arrivato di prima mattina, le due principali formazioni della destra spagnola hanno reso nota un’intesa per formare un esecutivo insieme in Estremadura: i primi controlleranno la presidenza (con la leader territoriale María Guardiola) e i principali assessorati, mentre gli ultraconservatori gestiranno l’area riguardante l’ambiente rurale. La posizione contraria a una coalizione inizialmente assunta da Guardiola viene così sconfessata non più tardi di dieci giorni dopo. “Hanno messo in primo piano la loro sete di potere e la superbia”, aveva detto parlando di Vox, “se si dovrà tornare alle urne, torneremo alle urne”.

Lo scenario politico delineatosi in questa regione della parte occidentale della Spagna, una delle più depresse economicamente e più in difficoltà dal punto di vista di servizi e infrastrutture, aveva sorpreso i più. Dopo l’accordo rapidamente trovato nella Comunità Valenciana, quasi tutti davano per scontata un’intesa PP-Vox anche in Estremadura, dove le due formazioni di destra erano riuscite a strappare a Partito Socialista e Unidas Podemos la maggioranza in assemblea regionale.

Ma le cose, in questo, caso si erano inizialmente complicate: di fronte all’esigenza di Vox di aver spazio nel governo, Guardiola si è inizialmente rifiutata. “Non posso lasciare entrare nel governo chi nega la violenza di genere contro le donne, chi fa politica semplicista, chi disumanizza gli immigrati e chi vuole cestinare la bandiera Lgtbi+”, diceva il 20 giugno. La rottura dei dialoghi con gli ultraconservatori ha portato, a sorpresa, alla rielezione come presidente del Parlamento locale della socialista Blanca Martín.

Il giorno dopo, la decisione di Guardiola è stata supportata dal leader nazionale del PP, Alberto Núñez Feijóo. “È sproporzionato che Vox controlli l’organo di gestione del Parlamento e allo stesso tempo faccia parte del governo con cinque deputati”, ha detto, ricordando che il suo partito in Estremadura aveva invece ottenuto 28 seggi.

Nei giorni successivi, sono però andati in scena movimenti per ricucire lo strappo. Fino alla fumata bianca di oggi. “PP e Vox hanno assunto la responsabilità di dotare la regione di un governo stabile e di una road map per porre fine alle politiche socialiste che hanno ostacolato lo sviluppo dell’Estremadura”, si legge in un comunicato congiunto. “Questo accordo è frutto di un profundo processo di riflessione”, ha aggiunto oggi Guardiola.

L’intesa è stata accolta con soddisfazione dalla leadership nazionale di Vox, mentre il PP ha mantenuto un più basso profilo, scrivono i media iberici. Da Bruxelles, si è espresso a riguardo anche il premier socialista Pedro Sánchez. “In Estremadura è successo quello che sapevamo che sarebbe successo”, ha commentato, “dove i numeri lo permetteranno, PP e Vox governeranno.

I due partiti sono già in una coalizione congiunta nella Castiglia e León dall’anno scorso, mentre in altri territori, come alle Baleari, gli ultraconservatori hanno accettato di favorire governi del PP.

Redazione Madrid

Lascia un commento